
L'evoluzione del family office in Italia
Il numero delle strutture attive è salito a 133 unità a fine 2015 dalle 126 dell’anno precedente, per un totale di 71,4 miliardi di AUM, pari all’8,3% del mercato complessivo.
Il numero delle strutture attive è salito a 133 unità a fine 2015 dalle 126 dell’anno precedente, per un totale di 71,4 miliardi di AUM, pari all’8,3% del mercato complessivo.
Il 45% dei consulenti finanziari si concentra su un periodo temporale che va da uno a tre anni per valutare le performance dei propri investimenti.
Entra in vigore il nuovo accordo sulla fiscalità del risparmio tra il Paese e l’Ue, che introduce lo scambio automatico d’informazioni fiscali sulla base degli standard internazionali dell’Ocse.
Secondo gli esperti di McKinsey, se non si investe con forza nel fintech il rischio è di erodere molto i ricavi del settore creditizio in una fase economica già particolarmente complicata.
La classifica dei primi dieci vede al vertice Fideuram-Intesa Sanpaolo pb con 138,7 miliardi, seguita da Unicredit pb con 133,6 miliardi e Ubi Private & Corporate Unity con 33,2 miliardi.
Manca un anno per l’entrata in vigore delle direttiva europea che impone trasparenza sui costi e massima rendicontazione sulla costruzione dei portafogli. Ecco cosa dicono i protagonisti del mercato.