Warren Buffett, sempre più vicino a vincere la ‘scommessa del milione di dollari’

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Foto: autor Javier flickr, creative commons

Nel corso della sua carriera Warren Buffett ha dimostrato in svariate occasioni il suo buon fiuto per gli investimenti. Tuttavia esiste una operazione in particolare che attira l’attenzione dei media anno dopo anno sin dal 2007: 'la scommessa del milione di dollari'. Sette anni fa l'amministratore delegato di Berkshire Hathaway avevo scommesso con l’azienda newyorkese Protégé Partners che lo S&P 500 – rappresentato dalla classe di azioni Admiral dell’ETF di Vanguard che replica l’indice statunitense – sarebbe riuscito a battere nei dieci anni successivi un paniere di hedge funds selezionati da Protégé. 

Per il momento l’oracolo di Omaha ha tutte le carte in regola per vincere. Negli ultimi sette anni le azioni Admiral sono aumentate di un 63,5% e l’indice di Protégé di un 19,6%, informa la rivista Fortune che sta monitorando la scommessa fin dall’inizio. Pur essendo fuori dubbio che il 2014 sia stato un anno particolarmente negativo per gli hedge funds in generale, il paniere di fondi selezionati è riuscito a battere lo S&P solo nel 2008 quando registrò una caduta del 24% sulle azioni Admiral che persero un 37%. 

Secondo i termini della scommessa, il vincitore donerà un milione di dollari ad una organizzazione benefica a sua scelta. All’inizio entrambe le parti investirono 320.000 dollari in un bond del Tesoro statunitense di coupon zero che consideravano avrebbe raggiunto un valore di un milione di dollari nel 2018. Tuttavia il taglio storico dei tassi di interesse da parte della Fed accelerò il processo e il bond raggiunse quella cifra nel 2012.

Le due parti decisero, quindi, di ammortizzarlo e investire i ricavi in azioni di Berkshire Hathaway con la garanzia personale di Buffett grazie alla quale, se arrivato il momento le azioni valessero meno di un milione di dollari, lui aggiungerà ciò che manca. Però, a meno che non si complichino molto le cose, non sembra che sia necessario: a tre anni dalla fine della scommessa il valore delle azioni sfiora i 1,68 milioni di dollari.