Value vs Growth una sfida Consistente

Il 10 novembre si è tenuto a Bruxelles l’evento di lancio dell’European SRI Study 2016 coordinato da Eurosif, il network europeo dei Sustainable Investment Forum. Lo studio, aggiornato con cadenza biennale a partire dal 2010, esamina le principali evoluzioni del mercato degli investimenti responsabili a livello sia europeo sia nazionale, per i diversi Paesi coinvolti (Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Spagna, Svezia, Svizzera, Regno Unito). 

Il rapporto registra una crescita a doppia cifra per tutte le strategie di investimento sostenibile nel biennio analizzato (da dicembre 2013 a dicembre 2015). In particolare, le strategie monitorate sono la differenza fra le scelte d’investimento dei gestori che può portare a confronti fra portafogli finanziari gestiti non effettivamente comparabili e, di conseguenza, a distorsioni nelle valutazioni. I continui perfezionamenti dei criteri di classificazione e la stessa indicazione del benchmark hanno sicuramente ridotto le possibili alterazioni, ma non consentono di superare del tutto i problemi legati ai diversi stili di gestione. 

Il concetto di stile di investimento ha fatto il suo ingresso nella comunità finanziaria statunitense negli anni Settanta, con particolare riguardo al mercato azionario, allorché gestori ed analisti iniziarono a notare cluster di portafogli con simili caratteristiche e performance. 

Tali dati riflettevano differenti filosofie riguardo ai fattori determinanti dei prezzi azionari: i portafogli di cluster diversi rispondevano, infatti, a diverse logiche di investimento, esplicitamente adottate dai relativi manager. Tra i temi di investimento più ricorrenti per le azioni troviamo i classici value contro growth. Ma cosa porta un fund manager a prediligere uno stile di investimento ad un altro? Le principali differenze tra questi due approcci sono perfettamente contrapposte. La strategia growth cerca di selezionare titoli con forti potenziali di crescita, attribuisce un’importanza relativa al prezzo attuale, cerca una redditività molto alta e non necessariamente si cura dell’indebitamento, dei margini già alti e della capitalizzazione. Inoltre, predilige aziende che non distribuiscano dividendi o, se proprio lo devono fare, che abbiano una payout ratio molto bassa. 

Al contrario, la strategia value cerca di selezionare le aziende già affermate nel loro settore di appartenenza, in genere large cap, molto solide finanziariamente (basso indebitamento e alta redditività) e ad un prezzo spesso ‘sottovalutato’ dal mercato, dalle quali ci si aspetta un crescita moderata, ma costante, del fatturato, degli utili e dei flussi di cassa, e quindi del prezzo. In generale, si può affermare che, negli ultimi anni, gli investitori che prediligono incrementi in conto capitale dovrebbero indirizzarsi verso titoli growth a fronte di una rischiosità superiore, mentre coloro che richiedono un’elevata distribuzione di dividendi dovrebbero indirizzarsi verso azioni value. 

 

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Dal 2006, lo stile growth ha garantito migliori rendimenti nel tempo, pur presentando un grado di rischio superiore agli investimenti value. Confrontando le performance degli indici MSCI World Growth e MSCI World Value notiamo come, a dieci anni, il primo abbia ottenuto un rendimento annualizzato pari a 5,91%, mentre il secondo pari a 3,79%. Se confrontiamo i rendimenti a cinque anni annualizzati, notiamo che anche in questo caso l’indice growth ha performato meglio con il 10,14%, rispetto all’indice value con il 9,88%. La composizione di un portafoglio diversificato di stile growth passa dall’individuazione dei cosiddetti ‘growth drivers’, quali l’innovazione dell’industria, il comportamento dei consumatori o i cambiamenti sociali e politici, per poi focalizzarsi su un’attenta stock selection, che si basa su diversi fattori come la qualità del management, la posizione competitiva, la qualità del prodotto o servizio offerto e la capacità di innovare. Tuttavia, nel 2016, diversi gestori hanno aumentato l’esposizione ai settori value a scapito dei titoli growth, più sensibili alla dinamica dei tassi di interesse. Tali movimenti sono giustificati guardando al rally dello stile value, che ha avuto una presa salda sui mercati azionari europei nella seconda metà del 2016. 

La vittoria di Donald Trump ha giovato in modo particolare al settore value per eccellenza, ovvero quello finanziario. L’indice MSCI Europe Value ha sovraperformato l’MSCI Europe Growth quasi del 15% tra fine luglio e fine dicembre 2016, il colpo più pesante dall’inizio della crisi finanziaria globale. Questa oscillazione porta con sé consistenti implicazioni di performance a breve termine, in grado di influenzare le decisioni degli investitori. 

Diversi portfolio manager infatti, ritengono che il rally del value continuerà a prodursi nel 2017, anche se al momento l’MSCI World Growth registra uno YTD pari al 6,96%, ben superiore rispetto a quello dell’MSCI World Value, pari al 3,8%.

 

Il recente rally value

Il picco nei prezzi delle commodity ha portato a una migliore previsione sugli utili per i titoli del comparto energetico e delle materie prime per il 2017 e il 2018, ipotizzando che il recente recupero del prezzo delle commodity persista. Nel corso del mese di dicembre, i titoli finanziari hanno accelerato il rally del value, in quanto l’impennata dei tassi di interesse è favorevole al sentiment del settore. Nel 2017, per i titoli value europei, la crescita degli utili potrebbe accelerare non di poco, dato che questi hanno beneficiato di un rerating del Price Earning, mentre i titoli growth hanno sofferto un derating del PE pari a più del 10% nel corso degli scorsi dodici mesi. I titoli value potrebbero quindi registrare una crescita degli utili per il periodo 2016-2018, crescita che dipenderebbe da un certo numero di fattori quali un recupero dei prezzi delle materie prime, un aumento della domanda di credito e un costante aumento dei tassi di interesse.

 

Strategie consistenti

Dando uno sguardo ai fondi Consistenti Funds People, per le due categorie di investimento, notiamo che le loro performance rispecchiano quelle degli indici growth e value registrate da tre anni a questa parte. In particolare, come sottolineato precedentemente, notiamo che nel 2016, mediamente, i fondi Consistenti gestiti con una strategia growth hanno performato meno rispetto a quelli con strategia value, con una performance media consistente rispettivamente del 4,65% contro il 9,52%.

Al contrario, negli ultimi tre anni, le medie dei rendimenti annualizzati dei Consistenti delle due categorie, evidenziano come, prima del 2016, la strategia growth era lo stile che meglio ha performato, con un rendimento medio consistente annualizzato a tre anni pari al 15,17%, contro l’11,75% di quella value; similmente, confrontando i due benchmark a dieci anni, si nota come il growth abbia performato quasi i due terzi in più rispetto al  value.

 

Rendimenti dei Consistenti growth Funds 

NOME DEL FONDO

MARCHIO FUNDS PEOPLE

PATRIMONIO DEL FONDO (IN EURO)

RENDIMENTO A 3 ANNI (%)

AB FCP I American Growth Portfolio

SFP_C

1.050.982.063

21,63

AB Concentrated US Equity Portfolio

SFP_C

370.051.130

18,49

Comgest Growth Europe

SFP_BC

2.068.241.146

8,57

E.I. Sturdza Strategic Europe Value Fund

SFP_C

853.513.057

9,33

Fidelity European Dynamic Growth Fund

SFP_C

1.141.951.858

9,69

Fidelity Global Focus Fund

SFP_C

333.921.808

14,1

Fidelity Institutional Global Focus Fund

SFP_C

136.155.081

15,29

JPMorgan Europe Strategic Growth Fund

SFP_BC

693.911.642

10,52

Legg Mason ClearBridge US Large Cap Growth F.

SFP_C

438.716.543

20,23

Lombard Odier Generation Global

SFP_C

1.138.952.705

19

MFS® Meridian Global Concentrated Fund

SFP_C

935.813.079

16,1

Pioneer U.S. Fundamental Growth

SFP_BC

2.464.874.581

18,82

UniFavorit: Aktien

SFP_C

1.834.996.026

14,97

Wellington Global Quality Growth Fund

SFP_C

839.468.034

19,45

Wellington Strategic European Equity Fund

SFP_C

1.175.040.036

11,38

 

Rendimenti dei Consistenti value Funds People

NOME DEL FONDO

MARCHIO FUNDS PEOPLE

PATRIMONIO DEL FONDO (IN EURO)

RENDIMENTO A 3 ANNI (%)

Artisan Global Value Fund

SFP_C

1.729.221.840

14,73

M&G European Strategic Value Fund

SFP_C

1.906.578.663

7,95

DNCA Invest Value Europe

SFP_BC

902.549.707

3,01

Nordea 1 - Global Stable Equity Fund

SFP_C

2.421.545.358

17,64

PIMCO RAE Fundamental PLUS US Fund

SFP_C

171.745.615

18,9

RobecoSAM Sustainable European Equities

SFP_C

554.601.659

7,66

Schroder ISF - European Value

SFP_C

757.928.624

9,11

UBI SICAV Global Equity

SFP_C

491.116.969

15,01