Una figura politica alla guida della BCE: Christine Lagarde

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Christine Lagarde, presidente della BCE

Il nuovo presidente della Banca centrale europea è Christine Lagarde. La nomina di Lagarde è stata alquanto sorprendente, considerato che pochi economisti scommettevano su di lei al timone della BCE. Ciò dà un'idea di quanto siano stati complessi i negoziati per le nuove nomine UE.

“Lagarde è più una policy maker, piuttosto che una tradizionale economista”, commenta Dave Lafferty, chief market strategist di Natixis Investment Managers, sulla nomina di Christine Lagarde a nuovo Presidente della BCE. “Alcuni ne faranno una grande questione, anche se dubito che questo abbia importanza. Con un'inflazione bassa, una crescita lenta e riforme strutturali difficili da trovare, Lagarde non dovrà creare un nuovo manuale di politica monetaria”.

Il suo background e le sue capacità negoziali affinate al FMI entreranno certamente in gioco nel sostenere le riforme fiscali e strutturali in tutto il continente, in un contesto in cui gli strumenti monetari hanno perso gran parte della loro efficacia. Lagarde avrà il compito non soltanto di accreditare la politica della BCE, sia verso i paesi della zona euro sia verso gli investitori globali, ma anche di impostarla. "Anche se Christine Lagarde potrebbe mettere in atto delle modifiche marginali, ci aspettiamo che prosegua la politica super-accommodante intrapresa dalla BCE".

Andrew Bosomworth, head of portfolio management in Germania di PIMCO, sottolinea che Christine Lagarde dovrà occuparsi fin da subito di definire uno stimolo fiscale, se vuole affrontare la prossima recessione con ancora qualche munizione. Una politica fiscale potrebbe continuare a sostenere le spese dei governi attraverso l'acquisto di asset sul mercato secondario. “Personalmente penso che la BCE manterrà una politica monetaria accomodante, come ha detto il Fondo monetario internazionale, per raggiungere più facilmente i target di inflazione”.

Andrew Milligan, head of Global Strategy di Aberdeen Standard Investments commenta: in qualità di investment strategist, io direi che la sua nomina dovrebbe essere considerata positiva per chi è esposto sugli asset di rischio in modo continuativo. Draghi e altri portavoce della BCE hanno indicato che la Banca Centrale procederà a riduzioni dei tassi di interesse e possibilmente riavvierà il QE in autunno. Lagarde è sulla stessa lunghezza d’onda, è considerata più colomba che falco. “In altre parole, la reazione del mercato sarebbe stata piuttosto diversa se per sostituire Draghi fosse stato proposto uno dei nomi tedeschi”, sostiene.

Ben Lord, gestore del fondo M&G (Lux) Global Corporate Bond di M&G Investments è d'accordo con Milligan: "Lagarde probabilmente è più “colomba” anche del presidente Draghi, in uscita, essendo sostenitrice del QE, dell’utilizzo delle politiche di bilancio a sostegno di quelle monetarie e, nel passato, di maggiore integrazione europea. Inoltre, pensiamo che potrebbe tentare di persuadere la Germania a cambiare approccio sul suo surplus di parte corrente".

L'impotenza politica della BCE riflette una struttura istituzionale debole in gran parte dell'Europa, il che contribuisce a spiegare perché da quasi un anno gli investitori globali stiano uscendo dall’azionario europeo. "Per questo motivo penso che i mercati azionari e obbligazionari dovrebbero accogliere con favore la nomina di Christine Lagarde", conclude Millingan.