Un aggiornamento sul fondo M&G (Lux) Optimal Income

Richard Woolnough, Portfolio Manager, M&G Investments
Richard Woolnough, Portfolio Manager, M&G Investments

Mario Draghi cede il testimone a Christine Lagarde. “La nuova governatrice della BCE avrà una mentalità più “nordica” rispetto a Draghi”, commenta Richard Woolnough, gestore del fondo M&G (Lux) Optimal Income, fondo con rating B Funds People 2019. “Sicuramente l’economia ha bisogno di una riduzione della liquidità sul mercato, ma bisogna sempre tenere presente i rischi che può provocare un’interruzione della corrente”. 

Secondo il gestore il mercato obbligazionario si sta muovendo lentamente e questo permette di prevedere l’andamento dei tassi e implementare la view predefinita. “Siamo convinti che il valore di qualsiasi classe di attivo dipenda da due fattori: dalla durata del contratto, quindi dal rischio connesso ai tassi d’interesse e alla duration, e dal premio che vado a pagare per assumermi questo rischio”.

Rischio recessione?

Non c’è dubbio che un’economia debole influisce anche sui risultati delle società. Ma siamo veramente vicini a una recessione? “Siamo convinti che il mercato abbia già mandato i primi segnali che possono indicare un ciclo economico maturo, ma non sono ancora completi”. Nel momento in cui ci si avvicina a una recessione oltre a un’inversione della curva dei tassi (che si è già palesata), si presenta un rallentamento sul mercato immobiliare: “un eccesso di offerta nel mercato real estate dimostra un riduzione del potere d’acquisto dei consumatori”.

Altro segnale di debolezza è il prezzo del petrolio. “Quando siamo di fronte a un forte picco del prezzo del petrolio, solitamente le Banche centrali cominciano a ridurre la liquidità sul mercato e alzare i tassi d’interesse”, spiega il gestore. Ultimo indicatore è il tasso di disoccupazione. “Pensiamo di non trovarci ancora a rischio recessione: al momento la domanda di case continua a crescere, il petrolio è stabile e il mercato del lavoro in America continua a registrare risultati positivi”. 

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Posizionamento di portafoglio

Al momento il fondo ha un’esposizione del 20% in azioni e il restante in obbligazioni o strumenti equivalenti. La componente obbligazionaria è prevalentemente da titoli corporate a bassa duration. “Evitiamo di assumerci il rischio duration soprattutto sui titoli governativi”. Molti comprano titoli governativi non per guadagnare sui rendimenti, ma sul prezzo, senza pensare al rischio duration del titolo. La selezione degli emittenti viene fatta sulla base di un approccio value. “Cerchiamo quei titoli che non siano stati ancora prezzati nel modo corretto dal mercato e ottenere quindi uno sconto sul prezzo d’aquisto”, spiega il gestore.

Quest’anno il fondo ha distribuito una cedola annua del 3%.