Tutto pronto per i fondi classe PIR di Symphonia SGR

Alessandro_Negri
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In Symphonia SGR è tutto pronto. La società si appresta a cogliere l’opportunità dei PIR, grazie ad una normativa che consente ai risparmiatori un beneficio fiscale su capital gain e successione/donazione, per gli investimenti fino a 30 mila euro l’anno, per un massimo di 150 mila euro, con un vincolo di 5 anni, rispettando i requisiti dell’investimento al 70% su emittenti italiani, con focus sulle Pmi. 

Symphonia Azionario Small Cap Italia, uno dei pochi fondi esistenti realmente dedicato alle società italiane a piccola e media capitalizzazione, si configura come il prodotto ideale per la realizzazione di un Piano individuale di risparmio, con un portafoglio in linea con i limiti normativi. Il fondo può vantare un eccellente track record grazie alla grande esperienza di un team di gestione composto da Guido Crivellaro e Samantha Melchiorri, specialisti nella creazione di portafogli azionari dedicati al mercato italiano. Il prodotto vanta cinque stelle di rating Morningstar, un rendimento di oltre il 10% da inizio anno ed una volatilità contenuta rispetto alla media di mercato. Tutto merito della prima regola da seguire: saper scegliere le migliori società in un mercato altamente specializzato. Come spiega Alessandro Negri, direttore commerciale della società torinese, “Storicamente siamo sempre stati attenti all’economia reale del Paese e alle piccole e medie imprese italiane”.

A partire dal 18 aprile sarà pertanto disponibile per il collocamento la nuova classe PIR del fondo, che ha come riferimento l’indice Ftse Italia Star. “Il nostro prodotto è da sempre focalizzato sulle small caps dell’indice Star. Ha uno stile di gestione value e attua uno stock picking molto accurato su un segmento di mercato che bisogna conoscere con attenzione. Si tratta di un lavoro certosino, di nicchia, dove la gestione attiva riesce a fare la differenza”, afferma Negri. I PIR, su cui tante SGR italiane si stanno concentrando con nuovi prodotti o nuove classi, secondo Negri sono “un ottimo strumento d’investimento di previdenza complementare per i risparmiatori, in un’ottica di medio lungo periodo. Ma è necessario che le società che li propongono siano davvero competenti e soprattutto specializzate nella selezione di aziende delle quali non sempre si trovano analisi o ricerche di mercato”. Il fondo seleziona aziende appartenenti al settore industriale, di consumo e manifatturiero puro.

Ma non è tutto. Symphonia è pronta a lanciare, sempre dal 18 aprile, un nuovo fondo che sarà disponibile anche in classe PIR. Si tratta di Symphonia Patrimonio Italia Risparmio (ex Symphonia Tematico): “un fondo flessibile che investe il 70% in strumenti obbligazionari, per la maggior parte di emissioni corporate di società italiane, e il 30% in titoli azionari, dove circa il 10% sarà investito in large caps europee”, precisa il direttore commerciale. Il fondo, che si prefigge un target di volatilità attorno al 4-5%, si rivolge ai risparmiatori che preferiscono un investimento più bilanciato e meno rischioso rispetto ad un fondo azionario puro come lo Small Cap Italia. “È un’ottima opportunità per focalizzarsi su un segmento che pochi conoscono, fatto non solo di azioni ma anche di obbligazioni italiane di elevata qualità. Mi auguro che tante piccole e medie imprese adesso abbiano uno stimolo maggiore a quotarsi in Borsa”, aggiunge Negri. “L’importanza della legge infatti non sta solo nei benefici fiscali per il risparmiatore o nelle prospettive di rendimento, ma anche nel canalizzare risorse finanziarie verso un segmento importante e trainante del made in Italy”.