Tre motivi per continuare a vedere valore in Italia

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Naassom Azevedo, Unsplash, Creative Commons Zero

Gli ultimi dodici mesi non passeranno agli annali per essere stati i più rosei per l’Italia. Instabilità politica (con le dimissioni del premier Matteo Renzi, l’ascesa del Movimento 5 Stelle, assenza di un accordo sulla legge elettorale), crisi delle banche, fondamentali più deboli…un cocktail che ha portato molti investitori ad evitare l’Italia, favorendo gli investimenti in obbligazioni europee core come la Francia. Eppure, c’è chi guarda all’Italia con interesse. “Nonostante prevalgano una serie di rischi, riteniamo che questi siano gestibili e che gli investitori siano ricompensati adeguatamente con gli attuali rendimenti*”, afferma David Zahn, head of European fixed income di Franklin Templeton Investments. L’esperto riassume in tre punti i motivi per i quali dalla società ritengono giusto sovrappesare l’Italia.  

1. Incertezza politica contenuta

Lo scenario politico italiano è quanto mai incerto ma dalle ultime elezioni amministrative è emerso un rallentamento del M5S, uscito sconfitto in diverse città chiave. “Non è comunque completamente inverosimile che il Movimento raggiunga una posizione di maggioranza alle prossime elezioni. Ma anche in questo caso si troverebbero di fronte, grazie all’attuale struttura costituzionale dell’Italia, a sfide simili a quelle di Renzi nel portare avanti le riforme”, commenta Zahn che si sofferma, poi, sulla politica anti-UE del Movimento. “La Costituzione italiana impedisce a un partito politico di indire un referendum su un trattato internazionale quale l’UE (Trattato di Maastricht). Potrebbero anche riuscirci, ma sarebbe comunque un lungo e difficile processo”.

2. Fondamentali in miglioramento

“I deboli fondamentali dell’Italia sono da tempo un elemento negativo per gli investitori obbligazionari. La crescita nel Paese è stata lenta e il disavanzo pubblico deve essere ridotto, ma ultimamente stiamo assistendo a una svolta”, afferma Zahn. Se si esclude la spesa per interessi, il governo sta riportando un avanzo di bilancio. Secondo la casa di gestione, la crescita dovrebbe accelerare e potremmo assistere a una stabilizzazione del rapporto debito-PIL. “Il debito dell’Italia ha inoltre una scadenza lunga, quasi otto anni. Questo significa che ci vuole molto tempo affinché le cedole si riprezzino quando i tassi scendono, e il contrario quando salgono”, spiega l’esperto.

Zahn ritorna sulla crisi del settore bancario, altro elemento di preoccupazione. “Concordiamo sul fatto che alcune banche necessitino di ristrutturazioni e ricapitalizzazioni ma si tratta soprattutto di quelle più piccole perché quelle maggiori sono in buona salute. E comunque molte di queste operazioni di ristrutturazione sono già in corso”, aggiunge.

3. Gli attuali rendimenti ricompensano gli investitori

“In un fondo a gestione attiva investiamo esclusivamente dove vediamo il migliore rapporto rischio-rendimento”, spiega l’esperto. “In questo senso, al momento riteniamo più interessante l’Italia rispetto a Spagna e Francia. Il differenziale tra i titoli italiani e titoli spagnoli è intorno ai 60 bps. Anche se notiamo un certo progresso del rapporto debito-PIL della Spagna e i primi segnali di riforme, vediamo ancora un significativo rischio politico, che non crediamo il mercato stia prezzando correttamente”.

Per quanto riguarda la Francia, invece, “dopo le elezioni sta nuovamente scambiando 35bps rispetto alla Germania ma i suoi fondamentali sono molto diversi rispetto a quest'ultima. Il rapporto debito-PIL francese sta anch’esso salendo più velocemente rispetto all’Italia e la disoccupazione rimane elevata”, ricorda Zahn. Anche per quanto riguarda le capacità del presidente Emmanuel Macron di condurre le riforme, dall’entità ritengono che il mercato si stia dimostrando eccessivamente ottimista. “L’aver costruito una maggioranza è sicuramente un segnale positivo ma il suo partito ha solo un anno ed è formato da esponenti sia di sinistra che di destra. Macron potrebbe, dunque, ritrovarsi ad affrontare alcuni problemi dovendo considerare entrambe le correnti del suo governo. L’andamento della Francia, a nostro avviso, sarà più in linea con la Spagna che con la Germania”, conclude.

* Il 14 luglio 2017 il BTP 10 anni si scambia 169bps sopra i Bund 10 anni, il Bonos 10 anni si scambia 105bps sopra i Bund 10 anni, l’OAT 10 anni si scambia 27bps sopra i Bund 10 anni (Fonte: Bloomberg).