Torna l’ipotesi di un’IPO Fideuram

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Fideuram non arriverà a Piazza Affari se non ci sarà, parallelamente, un progetto di acquisizioni nel ramo del private banking. In altre parole, non esiste un progetto di quotazione di Fideuram, controllata di Intesa Sanpaolo, attiva nel risparmio gestito, che sia slegato da potenziali acquisizioni. Lo ha fatto sapere Carlo Messina, consigliere delegato di Cà de Sass, precisando che “se non ci saranno acquisizioni nel campo del private banking non ci sarà una quotazione”. Insomma non si esclude certo l’ipotesi di un’IPO ma, per il momento, tante cose dovrebbero essere messe a punto e quindi trattasi di colloqui informali. L'obiettivo della società era infatti quello di quotare Fideuram nell’ambito di un’acquisizione, ma al momento “non ci sarebbero opportunità interessanti”.

Gli analisti assegnano un valore di 14 miliardi di euro al polo del risparmio gestito di Intesa Sanpaolo. Secondo gli esperti, la quotazione sarebbe positiva in quanto porterebbe più visibilità al business del risparmio gestito e farebbe crescere l’appeal sul pagamento dei dividendi (potenzialmente maggiorati rispetto all’attuale indicazione di 10 miliardi di euro nei prossimi tre anni). Tra l’altro, a sentire gli addetti ai lavori, sarebbe più di una la banca d’affari interessata al dossier. Il momento del risparmio gestito, del resto, continua a essere positivo. Lo scorso anno si è quotata Anima e Pioneer (braccio dell’asset management di Uncredit) sta per dare il via a una partnership internazionale con il Santander. Nel caso in cui si dovesse arrivare alla quotazione, il gruppo potrebbe diventare la terza banca di Piazza Affari per capitalizzazione di Borsa superando un valore di listino di 10 miliardi di euro.