Svizzera, l'hub europeo del private banking italiano

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I profitti delle banche private europee hanno raggiunto il massimo storico lo scorso anno. La vendita di prodotti e servizi d’investimento al crescente numero mondiale di milionari è un business redditizio che ha generato profitti record di 15,4 miliardi di euro nel 2017 per 111 banche private nell'Europa occidentale, con un incremento annuo del 14,1%, secondo McKinsey, la società di consulenza. Eppure, benché i dati continuino ad essere positivi, lo scorso anno la stessa società di consulenza suonava l’allarme:  il settore sta sperimentando una brusca frenata a livello globale. La crescita media annua attesa è intorno al 6% (in calo rispetto all’8% registrato tra il 2008 e il 2015) e se si stringe la lente sull’Europa occidentale il dato si dimezza, arrivando al 4%. Un'espansione più ampia degli asset, invece, è prevista per altre regioni come Asia (10%), America Latina ed Europa centrale (9%).

La mossa di Banca Generali

Forse anche questo sta spingendo sempre più player italiani a guardare Oltralpe, in cerca di nuove quote di mercato. Non ultima, per esempio, Banca Generali. Durante la presentazione agli investitori istituzionali di Londra delle linee guida strategiche e i target finanziari del triennio 2019-21, lo stesso amministratore delegato e direttore generale Gian Maria Mossa spiegava come si stia entrando in una nuova fase. “Veniamo da un decennio di forte liquidità nel sistema finanziario e abbiamo davanti a noi una serie di incognite legate alle prospettive economiche e monetarie che ci hanno spinto a riflettere sulle migliori opportunità per una crescita sostenibile ben definita e bilanciata nel tempo. L’avvio dell’espansione all’estero e la spinta alla tecnologia non solo nelle piattaforme operative, ma anche nel brand e nei servizi digitali per i clienti, potenziano la nostra leadership e le opportunità nel settore”.

Il manager si riferiva soprattutto all’espansione in Svizzera: la banca ha appena formalizzato un’offerta vincolante - accettata da parte delle rispettive controparti - finalizzata all’acquisizione del 90,1% di Valeur Fiduciaria S.A., boutique finanziaria attiva nel private banking con sede a Lugano. L’operazione riflette l’obiettivo di crescita su mercati favorevoli all’industria della consulenza private come quello svizzero che beneficia del mutato contesto di mercato e regolamentare.

Primo mercato private 

Proprio la Svizzera, infatti, sembra essere ancora il mercato private più promettente, secondo il Deloitte international wealth management centre ranking 2018. Analizzando la capacità dei Paesi di attirare ricchezza dei non residenti sono emerse piazze importanti, come la Svizzera (prima per competitività, dimensioni e performance) e Londra, ma anche piazze emergenti: Hong Kong dal 2010 a oggi è cresciuta di oltre il 110%. La classifica per dimensione vede Svizzera, Regno Unito, Usa, Hong Kong, Panama e Caraibi, Singapore, Lussemburgo, Bahrein ed Emirati Arabi. In quella per competitività, dopo la Svizzera ci sono Singapore, Hong Kong, Regno Unito, Emirati, USA, Lussemburgo, Bahrein e Panama.

In Svizzera si è allargata di recente anche Banca Profilo, che ha siglato un accordo vincolante per l’acquisizione di Dynagest SA, operante nel campo della gestione di patrimoni istituzionali e controllante di Dynamic Asset Management SA, management company di diritto lussemburghese. In Canton Ticino è attiva poi dal 2015 anche Banca Aletti, che offre servizi di private banking e wealth management. Il territorio elvetico sarà l’hub preferito anche di Fideuram Intesa Sanpaolo Private banking. A maggio la società concludeva l’acquisizione del gruppo svizzero Banque Morval SA, segnando un passaggio storico nel suo percorso di crescita fuori dai confini nazionali. “Si tratta di un accordo strategico in piena sintonia con quanto indicato nel piano d’impresa della capogruppo: diventare una delle prime cinque private bank in Europa e la seconda nell’Eurozona per masse gestite”, spiegava a Funds People l’amministratore delegato Paolo Molesini. Secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa Bloomberg, Fideuram starebbe pensando di acquisire piccole banche focalizzate nella gestione patrimoniale e nel private banking con meno di 10 miliardi di euro di attività. Inoltre, entro marzo, l'ufficio di Fideuram a Londra riporterà all'hub svizzero. "Con Brexit, la città ha perso parte del suo appeal perché non si è rivelata un posto efficiente per la ricchezza italiana", ha detto Molesini.