Stile value vs growth: chi ha vinto nel 2018?

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Mark Freeth, Flickr, creative commons

Per chi investe in azioni il dubbio è sempre lo stesso: stile di investimento growth o value? È difficile scegliere. Negli ultimi anni il rally dei titoli tecnologici ha contribuito a favorire le strategie focalizzate sulla crescita delle imprese. Tuttavia, il 2018, si sa, è stato un anno straordinariamente negativo; solo un’attenta attività di stock picking è riuscita a dare risultati positivi. Ma quale stile di investimento avrà avuto la meglio?

Funds People ha messo a confronto i fondi azionari, con valuta base in euro, che investono secondo strategie growth e value. Tenuto conto solo delle prime dieci posizioni del ranking per rendimenti a 1 anno, si rileva che anche nel 2018 i titoli growth sono usciti vincitori. Si tratta maggiormente di fondi focalizzati sull'azionario statunitense, sui mercati emergenti e specializzati in società tecnologiche e operanti nell'healthcare.

Fondi Growth

Fondo Categoria Morningstar  Società di gestione Rendimenti 2018
DWS Invest Brazilian Equities  EAA Fund Brazil Equity DWS Investment S.A. 13,77
Morgan Stanley Investment Funds - US Growth Fund EAA Fund US Large-Cap Growth Equity Morgan Stanley Investment Management  10,72
Fidelity Global Health Care EAA Fund Sector Equity Healthcare Fidelity Investment Management 9,45
Magna MENA  EAA Fund Africa & Middle East Equity Fiera Capital  8,7
Parvest Disruptive Technology  EAA Fund Sector Equity Technology BNP Paribas Asset Management Luxembourg 7,93
Wells Fargo (Lux) WF USLrgCpGr  EAA Fund US Large-Cap Growth Equity Wells Fargo Asset Management Luxembourg  7,59
Parvest Health Care Innovators  EAA Fund Sector Equity Healthcare BNP Paribas Asset Management Luxembourg 5,24
DPAM INVEST B - Equities NewGems Sustainable  EAA Fund Global Large-Cap Blend Equity Degroof Petercam Asset Management  4,73
Interfund Equity USA Advantage EAA Fund US Large-Cap Growth Equity Fideuram Asset management (Ireland)  4,55

AXA World Funds - Framlington American Growth

EAA Fund US Large-Cap Growth Equity

AXA Funds Management 

3,97

 

 

Fondi Value

Fondo Categoria Morningstar  Società di gestione Rendimenti 2018
RWC Global Enhanced Dividend Fund EAA Fund Global Equity Income MDO Management Company  4,47
Wellington Enduring Assets Fund EAA Fund Sector Equity Infrastructure Wellington Management  3,41
Nordea 1 - Latin American Equity  EAA Fund Latin America Equity Nordea Investment Funds 3,27
Amundi Funds II - Russian Equity EAA Fund Russia Equity Amundi Luxembourg  2,92
Raiffeisen-Russland-Aktien EAA Fund Russia Equity Raiffeisen Kapitalanlage 0,48
Parvest Equity Russia  EAA Fund Russia Equity BNP Paribas Asset Management Luxembourg -0,39
DWS Russia LC   EAA Fund Russia Equity DWS Investment  -0,52
ILIM Global Low Volatility Active Equity Fund EAA Fund Global Large-Cap Blend Equity Irish Life Investment Managers -0,99
Acadian Emerg Mkts Mgd VolEq UCITS  EAA Fund Global Emerging Markets Equity Russell Investments Ireland -1,04
DPAM Capital B - Equities US Dividend EAA Fund US Large-Cap Value Equity Degroof Petercam Asset Management  -1,57

Fonte: Elaborazione propria. Dati percentuali Morningstar Direct.

Negli ultimi mesi abbiamo assistito ad un’importante correzione dei mercati azionari, questa non ha rappresentato un’ottima opportunità solo per le strategie value, che ricercano titoli sottovalutati, ma anche per chi si focalizza sulla crescita delle società. Mark Hawtin, investment director del settore azionario tecnologico di GAM Investments, ha commentato infatti che “nel settore tecnologico crediamo sia particolarmente interessante investire dopo un picco. Le azioni tecnologiche in genere scendono più rapidamente e toccano il fondo prima di altri settori del mercato. Lo abbiamo notato durante la grande crisi finanziaria, quando il settore tecnologico toccò il fondo ben cinque mesi prima del resto del mercato, che invece ci arrivò nel marzo 2009. Le fasi post-picco ci consentono infatti di incrementare l’investimento nei grandi titoli growth a prezzi alquanto convenienti, una volta che la situazione si è stabilizzata”.

D’altro canto James Clunie, portfolio manager di Jupiter AM, sostiene che “si potrebbe beneficiare di una transizione da titoli 'growth' a 'value', del passaggio da titoli US verso titoli extra-USA e di un generale calo dei prezzi delle azioni. Guardando indietro ai cicli del mercato azionario, vediamo che le valutazioni dei titoli ‘growth’ al momento sembrano eccessive rispetto a quelle dei ‘value’ in termini storici; stesso discorso vale per le azioni a stelle e strisce rispetto a quelle del resto del mondo. Cerchiamo di non sperare in nessun particolare scenario, ma siamo molto impegnati ed estremamente interessati a vedere cosa succede nei mercati”.

Neil Robson, responsabile azioni globali di Columbia Threadneedle Investments, ha dichiarato che “guardando al 2019, non bisogna illudersi pensando che le società con valutazioni convenienti rappresentino un'interessante opportunità d'acquisto. Gli innovatori stanno destabilizzando i mercati, battendo sui prezzi i concorrenti e spingendo al ribasso i margini di profitto. I titoli dei commercianti al dettaglio tradizionali sono economici per un motivo: la società sta cambiando. Resteremo concentrati sulla ricerca di società che operano con successo in aree poco accessibili. Sono aziende che sfruttano in maniera magistrale il cambiamento sociale e le tecnologie invece di nuotare contro corrente”.