Small caps, ecco perché gli investitori istituzionali ci riflettono su

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harusday, Flickr, Creative Commons

Uno studio di AXA IM conferma che gli investitori internazionali hanno aumentato notevolmente l’interesse per le compagnie small caps: un 60% degli investitori mostrano una predisposizione a investire in piccole imprese, rispetto al 33% dello scorso anno. Il sondaggio spiega che l’83% dei risparmiatori ha già una posizione in piccole capitalizzazioni. Di questi più della metà (58%) ha in mente di incrementarne l’esposizione entro l’anno. Inoltre, tra il 17% degli investitori che non ha alcuna posizione di questo tipo, il 69% è disposto a cominciare a investire in questa asset class nel 2017. È interessante notare che tra gli investitori che hanno espresso la loro intenzione di modificare la loro posizione, il 47% ha indicato che sarebbe pronta a ridurre l'esposizione sui monetari per aumentare il peso delle small cap, mentre il 31% ridurrebbe le azioni degli Stati Uniti e il 26% le obbligazioni europee.

Cosa provoca questo crescente interesse sui titoli piccoli? "Ci troviamo di fronte ad un cambiamento importante nell'atteggiamento degli investitori verso le small caps e crediamo che il rialzo dei tassi di quest'anno darà probabilmente una spinta positiva alle azioni globali di piccola capitalizzazione", dice Matthew Lovatt, global head of business development AXA IM. Secondo l’esperto, le small cap spesso beneficiano di attività di fusioni e acquisizioni, un dato che è cresciuto del 12% nel primo trimestre dell’anno, rispetto a quello anteriore. "Siamo convinti che l'interesse degli investitori nel segmento small cap continuerà a crescere nel corso dei prossimi dodici mesi", afferma.

Lo studio è stato realizzato a gennaio e coinvolge 153  grandi investitori in Italia, Regno Unito, Germania, Francia, Svizzera, Stati Uniti, Spagna, Belgio, Hong Kong, Singapore e Paesi Bassi.

Un’altra conclusione raggiunta è che, nonostante un maggiore interesse per questo tipo di investimenti, esistono ancora una serie di preoccupazioni attorno a quest’asset class. Per il 51% degli investitori, ad esempio, la liquidità delle small cap è il principale ostacolo per entrare in questo segmento del mercato (rispetto al 45% nel 2016). Il 43% pensa poi che alla maggiore volatilità di questi titoli rispetto alle grandi capitalizzazioni (nel 2016 erano il 46%). Infine, il 52% degli intervistati ha sottolineato l'importanza di affidarsi alla giusta società di gestione per investire correttamente nelle small caps.

La terza conclusione del report è che, nonostante l'interesse cresciuto - e forse a causa delle preoccupazioni già viste – l’asset allocazione in small cap della maggior parte degli investitori è ancora molto piccola, tra il 6% e il 10% (in linea con i risultati del 2016). "Per il secondo anno consecutivo, l'interesse degli investitori verso le small cap è superiore all’esposizione effettiva, il che significa che gli investitori stanno perdendo le opportunità offerte da questa asset class", dice Lovatt. L’esperto ricorda che le small caps stanno nella parte più inefficiente del mercato azionario a causa della scarsa copertura da parte degli analisti, "per questo servono competenze necessarie per realizzare il potenziale di questo segmento di mercato”. Tuttavia, l'esperto afferma che "ci sono interessanti opportunità all'interno delle small cap e aumentare l'esposizione a questa classe di attività potrebbe essere utile, soprattutto nel contesto macroeconomico”.

La conclusione finale del report ha a che fare con le motivazioni degli investitori ad acquistare le small cap. Il 60% dei partecipanti allo studio indicano come fattore importante gli avvenimenti di mercato, rispetto al 49% nel 2016. Alla domanda su cosa ha influenzato la decisione di investire in small caps, nella maggior parte delle risposte si nota una certa sintonia tra quelli avevano già una piccola percentuale di investimenti in small cap e chi no. Tuttavia emerge un divario significativo quando viene chiesto loro di individuare una società di gestione specializzata in small caps: il 38% dei non-investitori, rispetto al 12% degli investitori attuali, lo considera un elemento fondamentale.