Se le donne delegano al marito le decisioni sugli investimenti finanziari

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Non sarà facile come comprare frutta e verdura al mercato, eppure scegliere tra un fondo, un PAC, una gestione personalizzata o un piano previdenziale potrebbe cambiare la vita di molte donne. Almeno secondo lo studio globale pubblicato da UBS, che mette subito in chiaro come le donne nella gestione delle spese quotidiane siano assolutamente attive. Secondo il report, però, la maggior parte delle donne di tutto il mondo (58%) delega al marito le decisioni finanziarie di lungo termine, nonostante la ricerca di uguaglianza in altre aree della vita. Con conseguenze spesso sorprendenti e negative.

A dirlo sono le donne italiane vedove o divorziate che spesso hanno dovuto riscontare una situazione finanziaria diversa da quella che si aspettavano: quattro vedove o divorziate su dieci hanno scoperto che il coniuge aveva fornito sostegno finanziario a qualcun altro nel corso della vita coniugale, mentre il 36% rileva che il coniuge aveva nascosto loro alcune spese. Alla luce di queste esperienze, l'88% delle vedove o divorziate consiglia una migliore comprensione e una partecipazione più attiva alla pianificazione delle finanze familiari mentre l'86% suggerisce di prendere provvedimenti attivi per garantirsi una maggiore preparazione in materia.

A livello globale, infatti, meno di un quarto (23%) delle donne sposate si occupa di pianificazione finanziaria a lungo termine, come investimenti e assicurazioni. "Questa tendenza si rispecchia in Italia”, dice Paolo Federici, UBS GWM Market Head Italy. “Quando si tratta di prendere decisioni a lungo termine meno di tre donne sposate su dieci prendono l'iniziativa. Per assumere un ruolo più attivo anche sugli investimenti e pianificare correttamente il loro futuro, le donne hanno necessità di comprendere più a fondo il quadro generale e la propria situazione finanziaria. Il consulente di private banking può rappresentare un aiuto concreto nel dare risposta alla crescente esigenza delle donne italiane di essere sempre più protagoniste del proprio benessere finanziario”.

Tra i dati che si leggono nel report di UBS stupiscono soprattutto due fattori. Da una parte, tra i Paesi presi in esame (Brasile, Germania, Hong Kong, Italia, Messico, Singapore, Svizzera, Regno Unito e Stati Uniti) il numero di donne italiane che prendono decisioni in complete autonomia è il più basso: 19% contro il 22% di Regno Unito e oltre il 30% di Messico e Brasile.

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Dall’altra le donne più giovani sono quelle che delegano di più al proprio partner (65%), al fine di potersi dedicare ai propri progetti di vita famigliare o professionale. Tale dato scende al 36% nel caso delle donne over 50.

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