Schroder ISF Global Credit Income, controllo del rischio e focus sui cambiamenti economici strutturali

Patrick Vogel, gestore del fondo Schroder ISF Global Credit Income
Patrick Vogel, gestore del fondo Schroder ISF Global Credit Income

Il fondo Schroder ISF Global Credit Income mira a generare rendimenti stabili investendo in tutto lo spettro del credito a livello globale e a mitigare i cali rispetto ai segmenti a beta più elevato del mercato del credito, come high yield e mercati emergenti. L’universo di investimento comprende obbligazioni investment grade e high yield, titoli di Stato e bond corporate dei mercati emergenti, debito cartolarizzato e altre tipologie di bond: ciò apre a numerose opportunità per diversificare il rischio in modo efficiente e individuare le posizioni con interessante potenziale di rendimento.

Analisi e controllo del rischio

Un’ulteriore caratteristica della strategia è il processo quantitativo proprietario creato con l’obiettivo di mitigare i cali rispetto al mercato. “Lo abbiamo sviluppato perché riteniamo che i modelli di gestione del rischio tradizionali non siano particolarmente efficienti nella gestione di ampi cali. Uno strumento creato ad hoc può individuare le correlazioni tra i mercati durante le fasi di calo, un compito che i metodi standard non svolgono particolarmente bene”, spiega Patrick Vogel, gestore del fondo con rating Consistente (C) FundsPeople della casa di gestione britannica.

Il team di Schroders di specialisti del credito si focalizza soprattutto sulla ricerca fondamentale e bottom-up: l’analisi delle società e delle obbligazioni è al centro di tale processo. “Prendiamo in considerazione temi di investimento di ampio respiro e questo ci permette di comprendere come sta cambiando il mondo e di investire nelle società che si stanno adattando a tali cambiamenti, evitando invece quelle più vulnerabili. Contiamo su una rete globale di analisti del credito, oltre che sulle expertise degli altri team di investimento di Schroders. I criteri ESG sono integrati nel nostro processo di ricerca sul credito”, rivela Vogel.

“Combiniamo analisi qualitativa e quantitativa per creare allocazioni efficienti, diversificate e globali, gestite dai nostri specialisti regionali. Questi specialisti lavorano a stretto contatto con i nostri analisti del credito per ottimizzare l’intero portafoglio”, aggiunge.

Il sell-off indiscriminato crea opportunità

“Il fondo da tempo ha una preferenza per i titoli investment grade e di qualità più elevata, nei settori difensivi e non ciclici. Ciò perché guardiamo con cautela all’economia globale in questa fase. I settori su cui siamo maggiormente esposti sono utility, telecomunicazioni, healthcare e real estate, che tendono a essere resilienti e a offrire flussi di cassa stabili, oltre ad avere altre caratteristiche difensive. Abbiamo invece evitato i settori più ciclici come automotive, beni strumentali, industria di base e beni di consumo. Sebbene le nostre allocazioni non siano state immuni dalle recenti correzioni, riteniamo di essere ben posizionati per una ripresa, grazie ai solidi fondamentali e al supporto delle politiche sia monetarie che fiscali messe in atto da diversi governi”, afferma il gestore relativamente all’attuale posizionamento del fondo.