Rotazione settoriale in atto

Claudio_Borrelli
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La rotazione settoriale che ha avuto inizio a metà marzo ha continuato a persistere e ha causato un cambio di direzione, con una sovraperformance dei comparti a elevata capitalizzazione, come Oil&Gas, Telecomunicazioni e Healthcare. Tuttavia, negli Stati Uniti i risultati societari sono stati migliori rispetto all’Europa.
 
Mentre i titoli legati alla crescita e all’innovazione sono stati fortemente favoriti, i temi del momento come Internet, cloud computing, social network e stampa 3D sono stati duramente colpiti. Dall’altro lato, tuttavia, molti titoli attivi nel settore dei semiconduttori hanno mostrato un’impressionante forza relativa, dopo oltre un anno di sottoperformance. Il settore IT dovrebbe comunque rimanere uno dei comparti in crescita, grazie a titoli come Microsoft e Mediatek, e nel lungo termine i titoli ‘growth’ dovrebbero tornare ad accelerare. Un altro segnale della rotazione può essere costituito dalla cattiva performance dei beni di consumo discrezionali: tale settore, ad oggi, risulta essere infatti quello che ha registrato l’andamento peggiore. Sembra poi che non ci siano delle forti view sui sub-settori nel loro insieme, tuttavia aziende con marchi solidi, dati demografici forti ed eccezionali capacità del top management e potere di determinazione dei prezzi, dovrebbero sovraperformare.
 
Guardando al lato positivo, il comparto energetico ha registrato delle performance piuttosto buone, grazie ai maggiori prezzi del petrolio e del gas naturale, a un miglioramento dei dati macro nell’area OCSE e a notizie positive provenienti dalle aziende. Da inizio anno, infatti, tale segmento sta sovraperformando il mercato globale. Prezzi dell'energia più elevati stanno sostenendo i flussi di cassa delle aziende attive nel settore dell’Exploration & Production (E&P), inoltre le compagnie del segmento Oil&Gas stanno aumentando il loro livello di Capex. Quindi, l’outlook sui servizi petroliferi sta migliorando,  specialmente in Nord America (a livello on-shore) e in ambito internazionale. Su scala globale, quindi, si può dire che questo segmento stia andando nella giusta direzione, con la capacità di determinazione dei prezzi  che potrebbe migliorare ulteriormente nella seconda metà dell’anno. Per le aziende petrolifere europee verticalizzate questo significa un potenziale cambio di rotta. Infine, con l’incremento dell’attività di turnaround delle raffinerie, sta migliorando l’outlook sul 2* trimestre 2014 per le aziende statunitensi del settore. Al momento, quindi, il panorama sul mercato dell'energia risulta positivo.
 
Nonostante una stagione degli utili piuttosto difficile per il settore industriale, ci sono segnali di miglioramento per le attività di costruzione e industriali, in generale. I mercati finali delle costruzioni, dei trasporti, della manifattura e dell’automazione, hanno invece riportato segni di stabilizzazione in Europa e hanno mantenuto un andamento solido negli Stati Uniti. La spesa del comparto Oil&Gas resta favorevole, con una crescita attesa della spesa per capitale del 6-7% a/a nel 2014. Gli investitori, comunque, dovrebbero assumere posizioni caute, poiché non abbiamo visto molte revisioni al rialzo degli utili e la ripresa è stata ampiamente anticipata.