Ricercare le società più innovative per creare valore

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Koen Popleu, deputy head of fundamental european equity, Candriam

L’innovazione è diventato uno dei principali driver di crescita e profittabilità delle società. Un gestore attivo può sfruttare questo trend come input decisivo dell’attività di stock picking. Proprio su questo concetto si basa la strategia di investimento di Koen Popleu, deputy head of fundamental european equity di Candriam (e gestore del fondo Candriam Equities L Europe Innovation).

“Il mercato sta decelerando, pertanto diventa una priorità puntare su quelle società che mostrano una crescita strutturale dei profitti e della produttività. Il principale motore di crescita è rappresentato oggi dall’innovazione nell’ambito dei prodotti, processi e marketing, intesa come qualcosa di nuovo in grado di creare valore. Per questo abbiamo deciso di focalizzarci sulle aziende innovatrici di maggior successo che hanno ottenuto un vantaggio competitivo dall’innovazione, sapendola tradurre in maggiori quote di mercato, pricing power, brand e customer loyalty. Il vantaggio competitivo a sua volta deve garantire la crescita della profittabilità e produttività”, commenta Koen Popleu.

Come individuare queste società? “Adottiamo un approccio bottom up basato su analisi fondamentali. Individuiamo per ciascun settore i trend più innovativi e valutiamo il posizionamento di ogni azienda rispetto a ciascuno di questi trend. In questo modo, ad ogni società viene assegnato un punteggio in termini di percentuale di ricavi derivanti da queste innovazioni. Nella nostra valutazione finanziaria dell’azienda, l’analisi si basa principalmente su cinque criteri di investimento: qualità del management, crescita del business, vantaggio competitivo, creazione di valore e leva finanziaria”, aggiunge il gestore.

L’asset allocation pertanto è il risultato di questo processo di investimento. Popleu spiega che “lo stile di investimento che ne deriva si orienta prevalentemente su strategie growth e quality. Il nostro portafoglio tende a sovrappesare società small e mid cap, perché sono quelle che ad oggi hanno beneficiato maggiormente dell’impatto positivo dell’innovazione. A livello di settori abbiamo una sovra-esposizione sui beni di consumo, settore chimico, healthcare, IT e industriali. I risultati del processo di investimento tendono ad essere stabili, infatti il livello di turn over dei titoli è basso, in alcuni casi occorrono anche tre anni per ottenere le performance desiderate”.

Il team è composto da 12 analisti con un’esperienza pluriennale specializzati in ciascun settore , ciascuno analizza approfonditamente  circa sei titoli, per un totale di circa 40-60 posizioni in portafoglio.