Il fondo Candriam Bonds Credit Opportunities riapre le sottoscrizioni

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Blondinrikard Fröberg, Flickr, Creative Commons

Candriam ha annunciato la riapertura di uno dei suoi fiori all’occhiello: il Candriam Bonds Credit Opportunities, che rientra peraltro fra i sette fondi con triplice rating Funds People 2017 (Preferito dagli analisti, Blockbuster e Consistente). L’entità, sbarcata in Italia nel 2001 e guidata da Matthieu David, ha fatto sapere ai suoi clienti che dal prossimo lunedì 2 ottobre il comparto sarà nuovamente aperto a sottoscrizioni/conversioni, dopo un periodo di chiusura iniziato lo scorso 18 novembre 2016. Dalla data del suo lancio, infatti, il comparto aveva registrato raccolte nette considerevoli che ne avevano accresciuto notevolmente il patrimonio e portato al limite la sua capacità di gestione, rendendo necessaria la parziale chiusura per salvaguardare gli interessi degli azionisti. Come si legge in un comunicato rivolto a questi ultimi, la società osserva oggi "una ripresa dell’attività sul mercato primario e nuove opportunità d’investimento che potrebbero favorire il comparto".

La strategia

Il Candriam Bonds Credit Opportunities è un fondo obbligazionario long-short a inclinazione long volto a ottimizzare il potenziale rischio-rendimento dei mercati creditizi mediante due motori di performance con particolare attenzione alla gestione dei rischi. Il comparto, gestito da Philippe Noyard e Patrick Zeenni, mira ad offrire agli azionisti una partecipazione ai rendimenti delle obbligazioni di società che presentano un rischio di credito elevato e situate in Paesi dell'Unione Europea e/o in America del Nord. Per questo investe il proprio patrimonio principalmente in titoli di credito (obbligazioni e altri titoli assimilabili) di emittenti con rating superiore a CCC+/Caa1.

Il comparto può inoltre avvalersi di investimenti in prodotti derivati (derivati di credito su indice o su singoli valori), emessi da emittenti di pari qualità. La parte restante del patrimonio può essere investita in valori mobiliari (in particolare, obbligazioni convertibili) o strumenti del mercato monetario diversi da quelli sopra descritti, oppure in liquidità. Il comparto può altresì ricorrere agli strumenti finanziari derivati (su un mercato regolamentato o fuori borsa), a fini di copertura, esposizione o arbitraggio. I sottostanti di detti strumenti finanziari derivati possono essere divise, tassi d'interesse, spread di credito e volatilità. I Total Return Swap possono rappresentare fino al 50% del patrimonio netto del comparto. La proporzione attesa dovrebbe in genere essere compresa tra 0 % e 25%. Ad esempio, il comparto può effettuare operazioni su tassi, credito o divise per fini di copertura, esposizione e/o arbitraggio. Il comparto può investire un massimo del 10% del proprio patrimonio in OIC e OICVM.

Il fondo in tre anni ha generato un rendimento simile a quello dell'high yield europeo e superiore a quello dell'high yield globale in euro ma con la metà dei livelli di volatilità e circa un terzo del max drawdown.