Quali sono le prospettive di lungo termine per il settore sanitario in un mondo post Covid-19?

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Emma Stevenson, Equities correspondent, Schroders.

Contributo a cura di Emma Stevenson, Equities correspondent di Schroders. Contenuto sponsorizzato.

Mentre la crisi causata dal Covid-19 piegava la maggior parte dei settori economici, alcune aree di mercato hanno registrato una notevole crescita: le società produttrici di apparecchiature diagnostiche o attive nello sviluppo di un vaccino, ad esempio, hanno potuto trarre vantaggi dall’enorme ammontare di risorse stanziate per la lotta al Coronavirus. Ma cosa accadrà una volta che la pandemia sarà stata sconfitta? Molteplici ragioni suggeriscono che il settore sanitario continuerà a beneficiare di alcuni fattori di crescita strutturale: invece che rallentarlo, al contrario, la pandemia sembra avere accelerato questo trend.

L’importanza di essere preparati

La crisi ha evidenziato innanzitutto l’importanza per i vari Paesi di disporre di sistemi sanitari adeguati a gestire efficacemente situazioni simili. Con tutta probabilità i governi aumenteranno in maniera strutturale le spese destinate alla Sanità, nel tentativo di potenziare la resilienza dei sistemi nazionali in previsione di future epidemie. Inoltre, maggiori risorse serviranno a far fronte alla crescente domanda di servizi di assistenza dovuta al ben noto trend di invecchiamento della popolazione osservabile soprattutto nei Paesi sviluppati.

Schroders già un anno fa aveva identificato i cambiamenti demografici e la conseguente necessità di aumentare la spesa sanitaria come una delle sue "verità ineludibili", overo quelle tendenze che plasmeranno il panorama degli investimenti nel prossimo decennio, il Covid-19 ha solo sovraalimentato questo tema. Anche una volta superato il peggio della crisi attuale, pensiamo che la domanda rimarrà probabilmente robusta. La pandemia ha focalizzato l'attenzione sull'importanza di essere preparati. Per questo motivo, ci aspettiamo che le aziende che producono attrezzature salvavita e farmaci continuino a vedere una domanda elevata rispetto al periodo precedente la crisi. È però altrettanto vero che gli spazi per un incremento significativo nei bilanci pubblici sono limitati, considerando che, in media, già un quinto della spesa pubblica nei Paesi OCSE viene destinato alla Sanità.

Tre fattori a supporto del settore

La sanità continuerà ad essere un tema d'investimento chiave anche dopo la crisi della Covid-19, in particolare sono tre le forze che potrebbero rendere tale settore un'area di crescita sostenibile per molti anni a venire: la demografia, l'efficienza e la tecnologia.

Un ruolo cruciale sarà svolto dalle soluzioni di efficientamento della spesa: si stima infatti, per esempio, che negli Stati Uniti circa il 30-40% sia costituito da sprechi. Sarà una vera sfida per i ministeri delle finanze in un momento in cui il Fondo Monetario Internazionale prevede che il debito pubblico totale salirà al 150% del PIL per il G20 entro la fine del 2021, in gran parte come risultato di Covid-19.

L’efficientamento non riguarda solo la sanità pubblica, ma anche le aziende farmaceutiche che guardano alle prossime frontiere della medicina, cercando nel contempo di essere più efficienti nello sviluppo dei farmaci per massimizzare i ritorni sulle nuove terapie. Questa ricerca di efficienza ha portato a un mercato solido per i fornitori di servizi in outsourcing, che rappresentano parte integrante della catena del valore per lo sviluppo dei farmaci. Non più una semplice opzione, l’innovazione in campo farmaceutico e medico diventerà presto una necessità per far fronte alle crescenti esigenze fiscali dei vari Stati.

Infine, l'epidemia di Covid-19 ha dimostrato chiaramente quanto sia importante la tecnologia per il settore sanitario. La combinazione di nuove tecnologie e servizi sanitari apre nuove possibilità e opportunità finora inesplorate. Per esempio, la pandemia ha sottolineato l’importanza e l’utilità della telesanità, ovvero la distribuzione di servizi sanitari attraverso dispositivi elettronici e da remoto. Inoltre, l’impiego di sofisticati modelli di Intelligenza Artificiale nella ricerca di vaccini e terapie anti-Covid permette alle società di analizzare un volume di dati un tempo impensabile, riducendo drasticamente i tempi di ricerca e sviluppo di nuovi farmaci. Pertanto società relativamente piccole, ma con tecnologia innovativa, possono collaborare con giganti farmaceutici.

Queste dinamiche di crescita non sono però limitate solamente ai mercati sviluppati: anche nei Paesi emergenti lo sviluppo della classe media, i trend di urbanizzazione e l’evoluzione delle abitudini dei consumatori porteranno ad un incremento significativo della domanda di servizi sanitari più avanzati.

Possiamo quindi concludere affermando che anche nel mondo post-Coronavirus, il settore sanitario e, in particolare, le società capaci di fornire le migliori soluzioni innovative potranno beneficiare di fattori di crescita strutturale: l’importanza del settore è inevitabilmente destinata ad aumentare nel lungo periodo.

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