Quali sono i driver che guideranno i mercati nel 2018?

Shaun, Flickr, Creative Commons
Shaun, Flickr, Creative Commons

Nel 2018 il ciclo di crescita economica sincronizzata ridurrà ulteriormente la capacità produttiva inutilizzata a livello globale, portando ad un aumento graduale dell’inflazione. Sono di questo avviso Alexander Wolf, senior emerging markets economist, e Nicholas Yeo, director, head of China/Hong Kong equities di Aberdeen Standard Investments.

Nonostante la congiuntura globale positiva, non mancano di certo dei fattori di rischio che occorre monitorare. Secondo gli esperti, le Banche centrali potrebbero sovrastimare il grado di autosostenibilità della crescita e dei prezzi degli attivi oppure sottostimare la rapidità con cui si creeranno pressioni inflazionistiche. Questo potrebbe portare ad un eccessivo inasprimento della politica monetaria delle Banche centrali, per scelta o forzatamente, anche se al momento ci sono pochi segnali che ciò stia accadendo.

Tra le altre fonti di rischio, gli esperti individuano la cristallizzazione dei rischi geopolitici che potrebbe far deragliare la ripresa e un rallentamento più marcato del previsto in Cina. In ogni caso, precisano i gestori, il contesto politico appare come un vincolo alle prospettive di crescita a lungo termine piuttosto che un pericolo immediato per l’attuale ciclo economico. L’evoluzione delle relazioni tra Stati Uniti e Cina potrebbero essere cruciali nel plasmare il 2018, mentre le tensioni nella penisola coreana e nel Mar Cinese Meridionale, così come il nazionalismo economico, potrebbero potenzialmente avere un impatto negativo sugli scambi commerciali. “Al momento ci aspettiamo che la crescita cinese rallenti in modo contenuto e controllato. Nel breve termine, il rischio di un 'hard landing' in Cina è basso grazie alla forte posizione di finanziamento esterno del Paese e a caratteristiche istituzionali uniche”, afferma Wolf.

Inoltre, aggiunge l’esperto, il commercio, la tecnologia e la politica sono i driver che guideranno i mercati nel 2018. “La Cina ha guidato la ripresa del commercio globale nel 2017, ma ora stiamo assistendo a segnali che evidenziano come i mercati sviluppati svolgano un ruolo più importante, mentre il contributo della Cina si riduce. Se le economie sviluppate confermassero il loro ruolo, questo darebbe un ulteriore impulso alla crescita", continua Wolf.

Secondo Yeo, l’attenzione del governo cinese per la riforma sul lato dell’offerta, il passaggio a un’economia basata su servizi e consumi e la transizione verso una crescita di qualità fanno ben sperare nel lungo termine. Tuttavia, gli elevati livelli di indebitamento e i prestiti in sofferenza continuano a rappresentare delle fonti di rischio per il sistema finanziario cinese. La crescita degli utili societari, che ha registrato una ripresa, i solidi fondamentali e le aspettative di miglioramento della redditività rafforzano la fiducia degli investitori nel sostenere la crescita. “Il settore tecnologico è stato il principale motore della costante ripresa del mercato, anche se abbiamo iniziato a vederla in altri settori. Si prevede che il forte slancio del mercato continuerà nei prossimi mesi, anche se all'orizzonte è possibile una sana correzione e che l'aumento dei tassi americani possa aggiungere incertezza nella seconda metà dell'anno”, dice Yeo. 

Tra le chiavi per investire in Cina, precisa Yeo, è fondamentale identificare le aziende di qualità che possano beneficiare del crescente reddito disponibile e della ricchezza del Paese attraverso una strategia bottom-up di lungo termine.  In particolare, una tendenza interessante è la ricerca di qualità nel settore dei servizi e dei consumi, compresi i viaggi, i servizi finanziari e l'healthcare, dove emergono nuove opportunità man mano che sempre più aziende si posizionano su livelli più elevati, caratterizzati da maggior valore e ingenti margini. 

Fondi Aberdeen Standard Investments con marchio Funds People 2017

Nel 2017, tra i quattro comparti con rating Consistente 2017 della casa scozzese, l'Aberdeen Global - Japanese Smaller Companies è stato il più performante (+24,24%). Il comparto investe prevalentemente in società di piccole dimensioni (con capitalizzazione inferiore a 250 miliardi di yen all'epoca dell'investimento) aventi sede o che svolgono gran parte della propria attività in Giappone. Gli investimenti del comparto si concentrano principalmente su quattro settori: beni di consumo ciclici, beni di consumo difensivi, healthcare e beni industriali.

Fondi Categoria Morningstar Società di gestione Rend. % 2017 (in euro)
Aberdeen Global Jpn SmlrComs (C) EAA Fund Japan Equity - Currency Hedged Aberdeen Standard Investments 24,24
Aberdeen Global AUS Eq (C) EAA Fund Australia & New Zealand Equity Aberdeen Standard Investments 5,01
Aberdeen Global Estn Eurp Eq (C) EAA Fund Emerging Europe Equity Aberdeen Standard Investments  0,35
Aberdeen Global NA SmComs (C) EAA Fund US Small-Cap Equity Aberdeen Standard Investments -3,13

Rendimento % 2017 dei fondi Aberdeen Standard Investments con marchio Funds People 2017.

Fonte dati: Morningstar Direct, dallo 01/01/2017 al 31/12/2017.