Quali saranno gli asset più redditizi dell'estate?

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Vito Parlato, Creative Commons, Flickr

Agosto è sinonimo di vacanza. Tra un tuffo a mare e una valigia da preparare, in pochi forse si staranno interrogando sulla situazione dei mercati. Eppure la volatilità della scorsa estate dovrebbe mettere in guardia gli investitori e correre a proteggere i portafogli, ancor prima di spalmarsi la crema solare. A riguardo, gli esperti di Fidelity International forniscono alcuni consigli su come strutturare i propri portafogli durante i mesi estivi affinché siano in grado di adattarsi ai contesti di mercato e di fare efficacemente fronte anche a possibili fasi di tensione che, come è emerso negli ultimi anni, sembrano caratterizzare sempre più frequentemente la stagione estiva.

La svalutazione inaspettata dello yuan l'anno scorso ha scatenato un'ondata di volatilità in tutto il mondo, nel timore che la Cina deprezzasse la valuta per combattere il rallentamento della crescita. Allora i titoli azionari dell’area asiatica e del Pacifico, così come gli azionari dei mercati emergenti sono state le peggiori asset class nell'estate del 2015, perdendo il 15%. Tuttavia, se guardiamo ai dati del 2014, le borse dell¡area asiatica e dei mercati emergenti si erano guadagnate i primi posti della lista per performance, con aumenti di circa il 4%. Analizzando l’andamento storico dal 2000 a oggi, si osserva che ogni anno è differente da quello precedente, con un differenziale di rendimento tra le varie asset class che può variare sensibilmente e l’assenza di soluzioni di investimento capaci di distinguersi per rendimenti assoluti positivi. Come si evince dal grafico, fare delle previsioni è azzardato.

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La tentazione di fare market-timing

Il cosiddetto market-timing, cioè il tentativo di essere investiti nelle fasi più positive e disinvestire in quelle maggiormente volatili, non risulta essere una strategia efficace in quanto spesso è proprio durante le fasi più volatili che si registrano le giornate di borsa migliori.

Si pensi, ad esempio, che chi avesse investito 1.000 euro nell’indice MSCI Europe al momento dell’introduzione della moneta unica (31.12.1998) avrebbe quasi raddoppiato il proprio capitale (1.992 euro al 31 maggio 2016), Dall’altro lato chi, in conseguenza di frequenti entrate e uscite dal mercato, avesse mancato i 10 migliori giorni borsistici avrebbe sostanzialmente rinunciato a interessanti ritorni, ottenendo al 31 maggio 2016 un rendimento complessivo di soli 23 euro (1.023 al 31 maggio 2016). Per chi poi avesse perso addirittura i migliori 40 giorni, il risultato sarebbe stato quello di un sostanziale calo dei 1.000 euro iniziale, ridotti a 324.

La diversificiazione e la flessibilità come strategia d'investimento

Cosa possono fare allora gli investitori? Secondo gli esperti della società di gestione mutli-asset, la diversificazione e la flessibilità sono gli unici strumenti per far fronte all’attuale contesto. “La diversificazione tra classi di attivi è un fattore importante e i fondi multi-asset possono rappresentare una buona soluzione per chi necessita di un supporto in questo campo”, dice Nick Peters, gestore di Fidelity International. “Si tratta di portafogli gestiti da esperti che hanno il compito di individuare il mix maggiormente efficiente in ottica rischio-rendimento, anche in congiunture di mercato in continua evoluzione. Nella seconda metà dell'anno la mia attenzione sarà rivolta in particolare all'outlook europeo e all'impatto della politica sul sentiment economico, senza dimenticare fattori chiave quali i tassi di interesse negli Stati Uniti e la crescita economica in Cina”