Qualche buona notizia per l'industria del risparmio gestito

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Le turbolenze registrate nei mercati finaziari durante il primo trimestre dell’anno hanno avuto effetto anche sull’industria europea dei fondi. Il settore, che ha chiuso il 2015 con un volume record di masse in gestione, nei primi tre mesi dell’anno ha sofferto deflussi netti per circa 20 miliardi, stando ai dati di Broadridge. Le cifre, che includono i volumi in ETF ed escludono i monetari e fondi di fondi, evidenziano che i peggiori mesi sono stati gennaio e febbraio, quando il settore ha registrato rimborsi per quasi 50 miliardi di euro. Q1_2016Tuttavia, a marzo la tendenzia si è invertita e l’industria ha raccolto 30 miliardi di euro, grazie soprattutto ai buoni risultati dei prodotti obbligazionari, principalmente high yield e debito emergente (grafico 1. Fonte Broadridge).

Questa inversione di tendenza è la prima buona notizia. Un’altra arriva dalle rosee previsioni che hanno elaborato alcune società di consulenza, come ad esempio Mackay Williams, che anticipa che il settore del risparmio gestito chiuderà il 2016 con entrate nette pari circa a 100 miliardi di euro, soprattutto perché “nell’attuale contesto, l’investitore non sa dove altro andare”, affermano (grafico 3). Questi nuovi flussi, che secondo le loro stime, entreranno quest’anno nell’industria, andranno principalmente a strategie di reddito fisso, una tendenza che la società di consulenza riconosce che potrebbe vedersi ridotta se la Federal Reserve alzasse i tassi di interesse a giugno (grafico 2).

previsioni

C'è anche un altro fattore che sta favorendo l'industria: la maggiore maturità degli investitori. Essi sono sempre più consapevoli che la volatilità è insita nel mercato e, pertanto, resistono meglio  alla pressione durante i periodi di elevata instabilità.