Puntare su una crescita organica sicura per evitare gli impatti macro

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Adottare una rotazione settoriale nel proprio portafoglio e quindi cambiare strategia di investimento nello stesso, è estremamente rischioso”. Lo dice a Funds People Franz Weis, gestore del fondo con doppio rating Blockbuster-Consistente Funds People Comgest Growth Europe. Il suo team di gestione infatti, composto da otto analisti che fungono anche da fund manager, dove ognuno è responsabile di determinate società in cui investire in portafoglio, ha uno stile di investimento proprio, completamente open-mind, in cui non vi sono preferenze settoriali, dato che investe in singole imprese guardando quindi ad ogni settore del mercato. L’analisi è 100% bottom-up con asset allocation settoriale e geografica, e con un portafoglio diversificato ma anche molto concentrato in diverse attività d’impresa, dove l’idea è quella di focalizzarsi sui diversi business model delle singole aziende, dando vita quindi ad un approccio al rischio molto conservativo a qualsiasi livello di società.

“Alcuni pensano che mantenersi vicino al benchmark sia un’ottima strategia di protezione dal rischio, ma secondo noi ciò non ha senso, perché ci sono molti elementi rischiosi negli indici di riferimento. Vediamo comunque del rischio negli absolute return e cerchiamo di ridurlo già nel momento della stock selection, investendo in società che non si presentano come sensibili a fattori di rischio esogeni, ovvero in società che offrono quei ritorni che il mercato si aspetta”, spiega il manager.

La filosofia di investimento

In Comgest, si concentrano quindi solo ed esclusivamente in quelle società che, nel lungo termine, offrono earnings growth superiori alla media, con un alto grado di visibilità in contemporanea ad un livello di rischio contenuto. “Nel lungo termine, i titoli tendono a salire perché anche i profitti lo fanno, quindi noi investiamo in società che offrono earnings growth dinamici. Questo funziona solo nel lungo termine, non ogni mese. Se oggi si effettuano delle previsioni al 2022, è necessario essere sicuri che queste si avverino. È per questo motivo che investiamo solo in aziende che hanno una crescita organica sicura, perché questa non è correlata agli eventi politici, al recupero ciclico o ad eventi imprevedibili. È per questo che noi insitiamo nella ricerca di imprese con un forte pricing power”, afferma Weis.

L’obiettivo è quello di cercare aziende che nel lungo termine siano capaci di crescere del 10% l’anno o più, e che abbiano quindi caratteristiche quality. Quello che fa il team di gestione del Comgest Growth Europe, è di assumere posizioni buy & hold in società quality growth, e la domanda che sorge spontanea è, come si può utilizzare questa strategia in maniera ottimale nel tempo? Il fund manager risponde in modo breve e coinciso, “Incontriamo spesso le aziende in cui investiamo, incontriamo i loro fornitori, i loro competitor. Abbiamo bisogno di essere sicuri a cosa è data la loro crescita, da dove questa proviene, quanto sia rischiosa, perché ogni società ha il proprio livello di rischio, ed è questo che noi facciamo nei diversi meeting che organizziamo”.

Una view macro

Per il gestore c’è sempre la possibilità che nel breve periodo gli eventi politici possano avere un impatto sull’analisi fondamentale, ma ciò non succede nel lungo. Lo specifica segnalando due fattori cruciali che possono impattare su questo tipo di analisi, “La politica o gli eventi macroeconomici possono certamente influenzare i mercati azionari nel breve periodo. Inoltre, negli ultimi sei mesi del 2016, abbiamo visto che molti settori solitamente rischiosi hanno performato molto, ma, alla fine, ritornano tutti sui loro fondamentali. Ad ogni modo, sia Brexit che la vittoria di Donald Trump non hanno avuto alcun impatto sul nostro portafoglio”.

Infine, Weis conclude dando una sua personale opinione sui mercati del 2017, dove questi saranno sicuramente sensibili agli eventi politici europei, e considera l’anno corrente come positivo, data la buona crescita economica, che, a suo parere, registrerà con tutta probabilità un’accelerata, anche guardando ai dati economici, soprattutto agli indicatori PMI. La sua view sull’Europa è quindi positiva, dove alcuni grandi settori contribuiranno a questa crescita, come il settore dei materiali e quello bancario. Settori, che nella seconda metà del 2016, hanno registrato share prices con performance estremamente forti”.