Prunas (ODDO BHF AM): “Come integrare l’intelligenza artificiale nel processo di investimento”

Prunas_Brice
Brice Prunas, fund manager, ODDO BHF AM

I dati non strutturati rappresentano oggi oltre l'80% dell'universo Big Data a livello mondiali e ODDO BHF AM ha deciso di cogliere le opportunità collegate acquisendoli nel processo di investimento, grazie ad un nuovo percorso che ha permesso di creare un fondo di nuova generazione a cui è applicata una strategia che la casa di gestione ha definito "AI powered". Tale strategia integra metodi più tradizionali e, attraverso una partnership con una delle principali aziende di datascience in Europa, le potenzialità dell’intelligenza artificiale.

“La sfida”, spiega Brice Prunas, fund manager del prodotto ODDO BHF Artificial Intelligence Funds, “è stata quella di far lavorare questi data scientists insieme con uno dei nostri team quantitativi e con un senior fundamental portfolio manager assunto ad hoc per questa strategia”.

I vantaggi che sono stati raggiunti sono molteplici e così riassunti da Prunas:

1) la creazione di un universo di investimento coerente, evoluto ed esaustivo intorno al nostro tema;  

2) poter analizzare quattro milioni di dati al giorno su un universo di investimento composto da 4600 imprese, cosa che non sarebbe possibile con un team di 20 analisti buy side situati in diverse località;

3) poter combinare l'analisi semantica, l'analisi del sentiment e l'analisi delle tendenze come primo passo della generazione di alpha;

4) poter costruire un track record sin dalla nascita, nel dicembre 2018, con performance di lunga superiori all’indice MSCI World e una volatilità inferiore a quella del benchmark.

Universo investibile e selezione dei titoli

Un esempio di titolo inserito all’interno del portafoglio di Oddo BHF dedicato all’intelligenza artificiale è Thermo Fisher, produttore statunitense di strumenti di analisi scientifica di laboratorio. “L’azienda”, analizza il fund manager, “utilizza le più recenti tecnologie di apprendimento automatico e deep learning nei suoi software proprietari Amira-Avizo e PerGeos”. “L'uso del deep learning nell'elaborazione di immagini mediche consente ai ricercatori di andare molto oltre nella segmentazione e nell'analisi dei tessuti cellulari”, aggiunge.

Un ulteriore esempio delle più recenti applicazioni dell’Intelligenza Artificiale arriva dal settore dei videogiochi. “Nello sviluppo del comparto l’IA migliora significativamente le azioni di personaggi e rileva gli errori di codifica in modo più efficiente, riducendo così i tempi di sviluppo.  Monetizzare i giocatori è inoltre reso più facile con l'analisi predittiva del loro comportamento, utilizzando algoritmi e Big Data. Infine, le innovazioni tecnologiche sono state fondamentali per migliorare l'esperienza del giocatore, il che porta a un maggiore coinvolgimento”, commenta Prunas su questo punto.

Capacità decisionale

Lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale su un orizzonte di medio e lungo periodo punta all’obiettivo della riproduzione sempre più fedele delle reti neurali, del calcolo cognitivo e in generale di tutto ciò che riguarda la più vicina emulazione possibile del cervello umano. “In altre parole”, segnala l’esperto, “si cercherà di passare da uno status in cui l’IA sostiene le decisioni umane a uno status in cui potrebbe un giorno sostituire la decisione umana. Si tratta di un lungo raggio, misurato più in decenni che in anni. La nostra mappa semantica cambia ogni sei mesi, con una rotazione di circa il 15% ogni semestre, in modo da catturare le ultime tendenze dei nostri temi”, afferma.

L’accelerazione dell'adozione di soluzioni digitali in ogni campo determinata dalla pandemia da Covid-19 e dalle misure di contenimento del contagio ad essa collegate può giocare un ruolo in questo cammino.

“Il fondo”, rivela Prunas, “è altamente esposto all'attuale situazione di una pandemia di lunga durata, attraverso un'ampia gamma di diversi sottosegmenti, tra cui assistenza sanitaria (vaccino, trattamenti, test), intrattenimento da casa (videogiochi in Cina e negli Stati Uniti, ma anche azioni CDN), lavoro da remoto (società americane di sicurezza informatica, sia a livello di endpoint che a livello di firewall). I rischi associati a questo posizionamento sono relativi alla possibilità di una massiccia riapertura delle economie innescata da un vaccino efficiente, avviando una rotazione settoriale a favore delle aziende cicliche. Riteniamo, però che ciò sia al momento improbabile, dati i tempi e l'incertezza intorno a una campagna globale collaudata sui vaccini”.