Prospettive emergenti pro e contro dell’asset class del momento

Singapore
Bernard Spragg. NZ, Flickr, Creative Commons

L’MSCI Emerging Markets Index è il benchmark di riferimento per l’equity dei Paesi emergenti. Il suo avvio è datato al 1987 e da allora la sua performance (inclusiva dei dividendi) è stata del 7,7% medio annuo, superiore a quella dell’MSCI World Index, pari al 5,2%. Questo premio al rischio trova giustificazione nel fatto che Paesi con maggiori prospettive di crescita economica, sociale e demografica, e anche qualche rischio in più, abbiano Borse che corrono maggiormente, proprio per remunerare le differenti prospettive dell’investimento.

Nel 2007, le Borse emergenti hanno segnato il loro massimo storico, per poi accusare un violento ribasso causato dalla crisi dei mutui subprime e il crollo dei prezzi petroliferi. Un’importante perdita è stata registrata anche nel triennio 2013-2015, per poi, nel 2016, ritornare in territorio ampiamente positivo (performance annuale del +11,19%), grazie soprattutto alla ripresa dei prezzi delle materie prime e alla tenuta dell’economia cinese. 

RISCHIO/RENDIMENTO A 3 ANNI

Rischio AB FCP I Emerging Markets Gr Amundi Fds Eq Emerging Focus GS Emerg Mkts CORE Eq
Marchio Funds People SFP_C SFP_C SFP_C
Rendimento annualizzato 3 anni 10,28 6,46 12,84
Massima perdita 3 anni -23 -21,02 -22,69
Ratio Sharpe 3 anni 0,53 0,28 0,65
Volatilità 3 anni 14,4 12,91 13,63
Alpha 3 anni -0,21 -0,36 0,09
Beta 3 anni 0,98 0,8 0,86

 

Rischio Nordea 1 - Stable Emerg Mkts Eq JPM Emerging Markets Equity Fidelity FAST Emerging Markets
Marchio Funds People SFP_C SFP_B SFP_C
Rendimento annualizzato 3 anni 6,19 8,75 5,24
Massima perdita 3 anni -21,45 -23,82 -15,54
Ratio Sharpe 3 anni 0,25 0,4 0,17
Volatilità 3 anni 13,8 14,28 10,33
Alpha 3 anni -0,53 -0,29 -0,3
Beta 3 anni 0,98 0,94 0,59

 

Da inizio 2017, l’asset class azionaria emergente ha costantemente sovraperformato i mercati sviluppati. Molti Paesi emergenti sono stati, infatti, testimoni di sviluppi positivi in ambito politico, primo fra tutti l’India, con la vittoria del principale partito del Paese che ha ulteriormente consolidato la figura del presidente Modi. Speranze positive arrivano anche dalla Corea del Sud, dove l’entrata in carica della nuova amministrazione, a seguito dell’impeachment del presidente Park, può finalmente garantire stabilità politica e promuovere gli stimoli fiscali di cui il Paese ha bisogno. Altri effetti positivi sugli emergenti giungono anche dalla Turchia e dal Messico, dove la rielezione di Erdogan ha alleviato l’incertezza sui mercati, e le preoccupazioni iniziali causate dagli effetti negativi che l’elezione del presidente Trump avrebbe potuto avere sull’economia messicana si sono col tempo attenuate.

Ci sono quindi molti elementi che supportano i mercati emergenti nel 2017. A rendere attraente il profilo rischio-rendimento dell’asset class sono innanzitutto gli indicatori macroeconomici positivi, presupposto di una crescita solida nonostante la Cina stia riducendo l’accesso al credito. Le aziende mantengono fondamentali solidi e gli utili societari continuano a sorprendere positivamente, soprattutto in Asia ex Cina. Il settore tecnologico presenta delle prospettive interessanti vista la rapidità con il quale si evolve in termini di innovazioni. Infine, le valutazioni medie per le società di tali mercati rimangono decisamente attraenti, sia rispetto alle medie storiche che in termini relativi rispetto agli altri mercati sviluppati.

Tuttavia, è importante conoscere anche i fattori di rischio che potrebbero deviare le buone prospettive degli emergenti, dove la Fed è uno dei principali attori. L’atteggiamento relativamente accomodante della Banca centrale americana lascia spazio di manovra alle Banche centrali dei Paesi emergenti per agire attivamente, anziché tamponare gli effetti di una politica americana più rigida. Molte autorità centrali di tali Paesi hanno infatti già provveduto a tagliare i tassi nel corso del 2017. Altro elemento che potrebbe influenzare negativamente le performance degli emergenti sono le prospettive di crescita globale, al momento molto positive, che potrebbero generare volatilità in virtù della natura esportatrice di molte economie emergenti e della loro dipendenza dal prezzo delle commodity, nonché una rigorosa crescita americana potrebbe portare la Fed ad accelerare il passo sui tassi, generando un rafforzamento del dollaro USA e un conseguente deflusso di investimenti sugli emergenti.

AB FCP I Emerging Markets Gr
Favorisce imprese di alta qualità e ben posizionate sul mercato
L. Saltiel; S. Davalchenko; G. Zhang gestori del fondo

È un portafoglio azionario con un alto active share, costruito per capitalizzare la forte crescita del mercato emergente a lungo termine. L’obiettivo è quello di investire flessibilmente in 70-90 aziende small e mid cap. Favorisce imprese di alta qualità e ben posizionate sul mercato in modo da garantire una crescita indipendentemente dal contesto economico circostante. Il team è forward looking ed è continuamente alla ricerca di aziende di alta qualità nei vari settori di mercato e nelle varie regioni del mondo, di forti vantaggi competitivi sostenibili, di un alto rendimento del capitale investito nonché di un corposo free cash flow.

Amundi Eq Emerging Focus
Individua società favorite dalla  domanda degli emergenti 
Mickael Tricot gestore del fondo

L'obiettivo del fondo consiste nel perseguire la crescita del capitale nel lungo periodo, investendo almeno due terzi del patrimonio in azioni, o strumenti correlati alle stesse, di società di Paesi in via di sviluppo. Le società in portafoglio sono selezionate con un processo che  individua quelle favorite dalla crescente domanda dei Paesi emergenti in termini di consumi domestici, investimenti locali e sviluppo di infrastrutture. Il gestore investe quindi in aziende dei mercati emergenti per trarre vantaggio da una crescita potenziale e sostenibile degli utili, in un ampio e diversificato universo di investimento.

GS Emerg Mkts CORE Eq
Adotta una strategia core, modello multifattoriale esclusivo
Dennis Walsh gestore del fondo

Il fondo intende fornire una crescita del capitale nel lungo termine, detenendo prevalentemente azioni o strumenti analoghi relativi a società dei mercati emergenti. Tali società hanno sede in mercati emergenti o vi realizzano la maggior parte degli utili o dei ricavi. Il gestore adotta la strategia core, un modello multifattoriale esclusivo messo a punto da Goldman Sachs per prevedere i rendimenti dei titoli. Questo non investirà più di un terzo delle attività in obbligazioni emesse da società o enti governativi, titoli convertibili, strumenti del mercato monetario e strumenti non correlati ad azioni. 

Nordea 1 - Stable Emerg Mkts Eq
Un approccio che individua titoli con sviluppo stabile
Claus Vorm; Robert Næss gestori del fondo

I fund manager gestiscono il fondo attraverso un approccio d'investimento quantitativo che punta a individuare titoli con un andamento stabile dei rendimenti e delle quotazioni, nonché valutazioni contenute. Tale processo privilegerà società che presentano, ad esempio, uno sviluppo stabile degli utili, dei dividendi e dei flussi di cassa. Il team di gestione investe almeno tre quarti del patrimonio complessivo in titoli collegati ad azioni emessi da società aventi sede, o che esercitano la parte preponderante della loro attività economica, nei mercati emergenti. Il portafoglio sarà esposto a valute diverse da quella di base attraverso investimenti e/o posizioni liquide.

JPM Emerging Markets Equity
Principale esposizione al settore finanziario e tecnologico
Austin Forey; Leon Eidelman gestori del fondo

È un fondo che mira ad offrire la crescita del capitale nel lungo periodo, investendo principalmente in società dei mercati emergenti. Almeno il 67% delle attività del comparto sarà investito in titoli azionari emessi da società aventi sede, o che svolgono la parte preponderante della propria attività economica, in un Paese emergente. I gestori possono investire in azioni cinesi di classe A tramite i programmi China-Hong Kong Stock Connect, nonché in attività denominate in qualsiasi valuta, dove l'esposizione valutaria può essere coperta.

Fidelity FAST Emerging Markets
Flessibilità di investimento per aree geografiche, settori e classi
Albert Abehsera gestore del fondo

Investe almeno il 70% in azioni e strumenti correlati, con esposizioni a società che hanno la loro sede principale, o che sono quotate, o che svolgono la parte essenziale delle loro attività nei mercati globali emergenti. Il gestore può investire il patrimonio netto del fondo direttamente in azioni cinesi di classe A e B, ed ha la facoltà di investire al di fuori delle principali aree geografiche, settori di mercato, industrie o classi di attività del comparto. Può inoltre utilizzare derivati allo scopo di ridurre il rischio o i costi, oppure di generare ulteriore capitale o reddito in linea con il profilo di rischio del comparto.