Prodotti finanziari, cresce la soddisfazione degli investitori italiani

lego
Hello I'm Nik, Unsplash

Più fiducia nel futuro, progettualità di carattere economico (concretizzabile attraverso i prodotti di risparmio a scapito di pensioni integrative) e sensibilità alle tematiche ESG. Sono i principali risultati emersi dall’ultima edizione (autunno 2019) dell’Osservatorio semestrale curato da Anima SGR in collaborazione con la società di ricerche di mercato Eumetra Mr. L’analisi, condotta a ottobre 2019, indaga sui comportamenti finanziari delle famiglie italiane in funzione dei loro progetti ed è stata condotta su un campione di 1.028 adulti ‘bancarizzati’ (cioè titolari di un conto corrente bancario o libretto bancario/postale) con accesso al web, rappresentativo di circa 35 milioni di persone. All’interno di questo bacino il 50%, oltre ad essere ‘bancarizzato’, è anche investitore. 


Italia, andrà meglio
Rispetto allo scorso maggio, il mood dei risparmiatori italiani rispetto all’attuale situazione italiana è peggiorato mentre le aspettative sul futuro prossimo risultano migliori. La causa andrebbe ricercata nella crescente dialettica che ha contraddistinto il governo domestico negli ultimi mesi, così come anche i rischi geopolitici a livello globale. In generale, gli investitori si dimostrano più positivi del campione nel suo complesso. 


Progetti di risparmio
Rispetto a sei mesi fa si registra anche una crescita della progettualità degli italiani. Sono 33 milioni, infatti, i connazionali che hanno progetti di carattere economico. Tra questi, vincono quelli di risparmio per finalità di sicurezza o emergenze (indicato dal 51% dei bancarizzati e dal 55% degli investitori). L’esigenza di costruirsi una pensione integrativa, invece, oggi non preoccupa più di tanto (come progetto specifico è rilevante soltanto per il 19% dei bancarizzati e per il 26% degli investitori), ma viene ancora visto come una questione da affrontare in avanti nel tempo.

Schermata_2019-12-18_alle_17Schermata_2019-12-18_alle_17

Schermata_2019-12-18_alle_17

Prodotti finanziari prima di tutto
Un’altra evidenza emersa dall’Osservatorio è che i prodotti finanziari continuano a essere in cima alle preferenze degli investitori; in particolare si riscontra un calo significativo della scelta della liquidità sul conto corrente (dal 31% al 25%). Nel complesso, comunque, cresce la loro soddisfazione rispetto ai prodotti d’investimento sottoscritti, grazie soprattutto all’andamento positivo dei mercati nel 2019.

L’Osservatorio Anima ha esplorato anche come variano scelte e atteggiamenti in funzione della personalità finanziaria degli intervistati, che sono stati invitati ad autoclassificarsi in uno dei seguenti quattro profili: guardiani, idealisti, razionali, attivi*. Alla domanda su cosa fare per cercare rendimento in alternativa ai BTP, il campione complessivo e i sottogruppi guardiani, idealisti, razionali, preferiscono “lasciare tutto sul conto corrente”, mentre gli attivi indicano come prima scelta quella di “investire una parte in azioni”.

Schermata_2019-12-18_alle_17

Schermata_2019-12-18_alle_17

La sostenibilità conta
Come prevedibile, ad aumentare è anche la sensibilità per i rischi legati ai cambiamenti climatici e la conoscenza dichiarata delle tematiche ESG. Nelle scelte di investimento emerge una frangia molto ristretta (3%) di investitori insensibili al tema della sostenibilità, una un po’ più ampia (12%) di paladini dell’investimento sostenibile mentre la grande maggioranza si distribuisce su posizioni bilanciate e tiene in considerazione sia il rendimento prospettico di un investimento sia la sua sostenibilità e responsabilità.

Schermata_2019-12-18_alle_17

Schermata_2019-12-18_alle_17

* Sintesi delle descrizioni dei profili e % del campione che si è autoclassificata in ciascun profilo: guardiani 39%, difendono il capitale a ogni costo; idealisti 28%, risparmiano in funzione dei progetti di vita da realizzare; razionali 23%, tendenzialmente critici e più propensi a dedicare tempo agli investimenti e a fare da sé; attivi 10%, partecipano attivamente alle decisioni di investimento, tendenzialmente ottimisti.