Politica italiana più stabile? Quale scenario dopo le reazioni post-elettorali

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Il centrosinistra si aggiudica l’Emilia-Romagna e il centrodestra la Calabria. Delle due Regioni la più rilevante per il quadro politico nazionale era però la prima, da sempre feudo della sinistra italiana e al centro delle attenzioni del leader della Lega Matteo Salvini. Era proprio con la vittoria in Emilia-Romagna che sarebbe dovuta arrivare la spallata al governo Conte-bis. Invece, la riconferma del presidente uscente Bonaccini e il risultato del Partito Democratico, primo con il 34,69% dei voti davanti alla Lega di Salvini ferma al 31,95%, determina una forte limitazione delle possibilità di pressione sull’Esecutivo da parte di forze esterne. Un rischio per la stabilità dell'attuale Governo potrebbe però arrivare dal suo interno, date le crescenti difficoltà elettorali del Movimento 5 Stelle.

Gli asset manager internazionali di fronte al rebus Italia

Anche senza entrare nelle tecnicalità delle procedure istituzionali e politiche e senza analizzare le dichiarazioni rilasciate nella giornata successiva al voto dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte sulla differenza fra elezioni regionali e nazionali, è chiaro come il contesto politico italiano non sia, né attualmente né storicamente, facile da decifrare per chi ci guarda dall'esterno. Ancor meno semplice è una sua analisi in ottica di investimento. Non sono, infatti, molti coloro che si spingono oltre la rilevazione della tendenza alla riduzione dello spread BTP-Bund, fisiologica laddove si esclude dalle possibilità una crisi di Governo imminente.

David Zahn, head of European Fixed Income di Franklin Templeton, interviene per ribadire come il risultato elettorale sia da vedere come una conferma dello status quo. “A breve termine, rimaniamo costruttivi in termini di investimenti in Italia”, afferma inoltre Zahn che specifica come questo non rappresenti un evento da cui ci si possa attendere ripercussioni rilevanti. “La crescita continuerà a passo lento e che le tendenze economiche sottostanti in Italia non cambieranno molto nel breve termine”, sottolinea.

“Dal punto di vista dei mercati finanziari”, fa notare Luca Tobagi, investment director di Invesco in Italia, “la mia opinione è che vi siano buone possibilità che molti investitori continuino a giudicare favorevolmente l’esito elettorale come nella reazione immediata, con un’istantanea consistente riduzione dello spread e dei rendimenti sui nostri titoli di Stato, relativamente alti in ottica europea, di oltre 15 punti base”. “Ciò tendenzialmente può avvenire perché il PD è tradizionalmente considerato una forza politica fiscalmente responsabile nel contesto attuale e,  a differenza della Lega, meno conflittuale nei confronti dell’Europa”, aggiunge. Considerazione che però, avverte Tobagi, valgono per il breve periodo in attesa di altri appuntamenti elettorali e della riorganizzazione dei Cinque Stelle a seguito delle dimissioni del ministro degli Esteri Luigi Di Maio dalla guida politica del movimento. “La situazione rimane a mio parere ancora fluida e credo che, in un orizzonte temporale di medio-lungo termine, lo scenario politico in Italia rimanga ancora piuttosto instabile”, completa l’esperto.

“Riteniamo che l’incertezza politica che aveva pesato sullo spread dei BTP sia finalmente venuta meno, e ciò permetterà agli investitori di allocare il rischio ancora una volta”, commenta Mohammed Kazmi, portfolio manager & macro-strategist di Union Bancaire Privée (UBP). “Questo dovrebbe permettere la prosecuzione dello slancio positivo dello spread a cui abbiamo assistito questa mattina con il ritorno degli investitori. Abbiamo mantenuto la posizione overweight sullo spread dei titoli sovrani italiani in vista delle elezioni, sulla base delle valutazioni attraenti rispetto al resto dei Paesi periferici, sostenuti dagli acquisti di asset della BCE e dalla crescita della regione che sembra stabilizzarsi. Il risultato di questo fine settimana ha ulteriormente confermato il nostro giudizio positivo sul Paese”, conclude Kazmi.