PIR, nuovo lancio per Cassa Centrale Banca

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JD Hancock, Flickr, Creative Commons

Nuovo arrivato in casa Cassa Centrale Banca: il Gruppo ha recentemente lanciato il comparto NEF Risparmio Italia PIR che unisce i vantaggi fiscali dei Piani individuali di risparmio alla flessibilità dei fondi NEF, ovvero la possibilità di attivare l'investimento con un importo molto contenuto (almeno 500 euro) oppure tramite un piano di accumulo (di almeno 25 euro). Ad oggi il fondo NEF è collocato da circa 200 Casse Rurali, Banche di Credito Cooperativo e banche territoriali in tutta Italia

Il portafoglio combina due componenti, una obbligazionaria, prevalente, e una azionaria, prevista fino al 40%. La componente obbligazionaria del fondo si caratterizza per una strategia di gestione attiva e diversificata. L’investimento principale avviene su titoli obbligazionari di emittenti italiani con scadenze comprese tra 1 e 5 anni, sia titoli investment grade che high yield, selezionati attraverso l’analisi fondamentale delle singole società nonché tramite lo studio delle caratteristiche dei singoli titoli. È inoltre prevista una diversificazione in titoli governativi internazionali per migliorare il profilo di rischio/rendimento atteso del fondo.

Il processo di selezione dei titoli azionari si concentra sull’analisi bottom-up. Tale componente è investita in titoli italiani di emittenti di media capitalizzazione e prevede una diversificazione sui mercati azionari internazionali. L’esposizione a valute diverse dall’euro, inoltre, non potrà eccedere il 30% del patrimonio netto del comparto.

NEF Risparmio Italia PIR va ad ampliare così l’offerta di strumenti d’investimento e risparmio del Gruppo, affiancandosi alle tre linee di gestione patrimoniale PIR già proposte da Cassa Centrale Banca e che da inizio anno hanno raccolto circa 150 milioni di euro: le bilanciate GP Benchmark Risparmio Italia 30 e GP Benchmark PIR Risparmio Italia 50, e l’azionaria GP Benchmark PIR Risparmio Italia Azionario. “In questo modo, sia la clientela più dotata patrimonialmente sia quella che riesce ad accantonare un po' di risparmio tempo per tempo, attraverso i PAC, piani di accumulo capitale, possono beneficare di un trend di mercato molto importante, senza peraltro perdere di vista il controllo e la gestione dei rischi”, ha commentato Enrico Salvetta, responsabile dell’area finanza di Cassa Centrale e vice direttore generale vicario.