Pioneer Investments: “La crescita delle small caps rappresenta un’opportunità per gli investitori”

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All’inizio del 2014 in molti hanno puntato sulla crescita dei mercati azionari. L’universo delle imprese a piccola e media capitalizzazione ha registrato un andamento contrastato nel corso dell’anno, specialmente a partire dal  secondo trimestre. Sergio Groppi, co-gestore del Pioneer Funds- European Potential, un fondo che investe in small e medium caps europee, attribuisce questo andamento  alle maggiori preoccupazioni sulla debole crescita economica, alla paura di deflazione e alle tensioni geopolitiche in Europa.  “Dopo gli elevati ritorni che gli investitori hanno ottenuto dalle small e mid caps negli ultimi anni,  l’incertezza ha spinto gli investitori ad una presa di beneficio e all’uscita da strumenti meno liquidi con la finalità di  proteggere il capitale”, aggiunge l’esperto. Nonostante lo scenario appena descritto, Groppi ritiene che vi siano ancora numerose ragioni per continuare ad avere fiducia in questa tipologia di asset.

 “La prospettiva di un miglioramento economico nel 2015 dovrebbe far beneficiare soprattutto il comparto delle small e mid caps poiché esse sono maggiormente esposte al ciclo economico. Le small e mid caps sono più numerose nei settori industriale, tecnologico e dei consumi discrezionali, ricorda il gestore di Pioneer Investments. Groppi aggiunge inoltre che, a causa della drammaticità e dell’asprezza della crisi economica degli ultimi anni, molte società a piccola e media capitalizzazione hanno dovuto affrontare situazioni molto difficili e hanno dovuto reagire per 'sopravvivere', con decisioni forti ed incisive per ridurre costi ed inefficienze. La necessità di ridurre il ricorso al debito ha spinto le aziende a focalizzarsi sulla capacità di generare cassa per preservare il business. Da analisi dei dati, emerge che oltre il 30% delle società small e mid caps ha una posizione netta di cassa ed il rapporto debito netto/ebitda medio è di circa 1.2 volte, un livello che si può considerare sostenibile ed indice di buona salute finanziaria.

Per quanto attiene alle valutazioni, secondo Sergio Groppi, “sono sostenibili  ma lo spazio per un ulteriore re-rating del mercato è limitato ed il principale driver per un apprezzamento dei corsi dei titoli dovrà venire soprattutto dalla crescita degli utili”. Il gestore insiste nel sottolineare un aspetto importante: “Le small e mid caps offrono prospettive di crescita più elevate, che contribuiscono all’appeal di questa asset class”. Pioneer Funds – European Potential è un fondo con un portafoglio concentrato – costituito da 60/70 titoli - con un orizzonte di investimento di medio-lungo termine, idealmente di almeno 2 o 3 anni. La selezione dei titoli si basa su un’attenta analisi fondamentale e la costruzione del portafoglio è guidata da decisioni di stock picking. Per identificare  storie di successo e beneficiare dei rialzi nel tempo, Sergio Groppi e la collega Cristina Matti, co-gestore del fondo, hanno sviluppato un processo che si articola in tre fasi.
La prima fase si basa sull’analisi della strategia dell’ azienda: i gestori, supportati da un team di analisi fondamentale, ricercano aziende con una quota dominante, operanti in nicchie di mercato con opportunità appetibili, che presentino un forte vantaggio competitivo, una chiara strategia di lungo termine e bilanci sani. La seconda fase consiste nell’esaminare il top management: si prende in considerazione la  trasparenza, l’accessibilità, l’esperienza comprovata e la solidità della gestione, l’attenzione verso gli azionisti di minoranza. Infine, la terza fase è quella relativa alla valutazione della società. Le small e mid caps offrono spesso opportunità perché poco coperte dagli analisti sell-side e/o non completamente comprese per il loro potenziale. "Cerchiamo titoli con prezzi  che non rappresentino correttamente il valore dell’azienda sottostante. La combinazione di tutti questi aspetti dà un unico risultato: asset vincenti nel lungo termine", conclude Groppi.