Perché le SGR internazionali puntanto sugli investimenti alternativi?

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foto: autor En busca del sol, Flickr, creative commons

È evidente come sempre più società di gestione siano propense ad incentivare il proprio settore sugli investimenti alternativi. E per due motivi ben precisi: da una parte, la generale carenza di opportunità per ottenere rendimenti extra nell'attuale contesto di mercato, insieme al vantaggio di una bassa correlazione tra le strategie alternative e le asset class più tradizionali. Dall'altra, l'avanzamento delle normative - nel caso del mercato alternativo -: le colpisce direttamente l'AIFMD, che ha compiuto un anno lo scorso luglio. Nonostante lo scetticismo iniziale, le  SGR hanno accolto positivamente i cambiamenti introdotti dal nuovo regolamento, al punto che, secondo un recente sondaggio condotto da Multifonds, l'87% degli intervistati "pensano che l'AIFMD  supererà l'UCITS come norma standard internazionale per la distribuzione di fondi d'investimento alternativi", rispetto al 54%  degli intervistati che un anno fa aveva risposto alla stessa domanda (leggi qui).

Via alle acquisizioni

Ora, quali sono stati esattamente gli sforzi da parte delle società di gestione internazionali? In primo luogo, c'è un segmento di SGR che ha optato per la crescita attraverso acquisizioni. In questo quadro si inserisce ad esempio Aberdeen; soltanto quest'anno, l'azienda scozzese ha annunciato l'acquisizione della società di venture capital FLAG Capital Management e, più recentemente, quella di hedge fund Arden Asset Management. Andrew McCaffery, responsabile globale degli investimenti alternativi, ha detto in riferimento agli obiettivi di Aberdeen in quest'area che "dovrebbe avere maggiore potenziale per raggiungere gli obiettivi a lungo termine e ridurre la probabilità di subire scossoni lungo la strada. Saranno proprio le strategie simili agli hedge fund che aiuteranno a discernere tra vincitori e vinti".

Anche Franklin Templeton Investments ha scelto la via delle acquisizioni. La firma statunitense ha comprato nel 2012 il fornitore di soluzioni di hedge fund K2 Advisors, e nel dicembre 2014 ha lanciato il suo primo fondo multi-manager e multi-strategies, il Franklin K2 Alternative Strategies Fund. David Saunders, direttore esecutivo e fondatore di K2, mette in evidenza la crescente popolarità degli hedge fund " Gli asset dei fondi di hedge fund sono aumentati da 38 miliardi di dollari nel 1990 a 2,8 bilioni di dollari nel 2015, un grande cambiamento nell'asset allocation, forse il più significativo da quando molti investitori hanno cominciato a spostare i loro soldi dalle obbligazioni alle azioni nei primi anni Ottanta". Saunders rileva inoltre che questa rotazione di denaro non è da ricercare solo esclusivamente tra gli investitori istituzionali. Sono arrivati anche molti investitori retail: "L'arrivo di strutture di fondi alternativi liquidi che offrono strategie di copertura attraverso un veicolo di fondi misti ha contribuito a incentivare questo cambiamento. Queste strutture forniscono un maggiore accesso a strategie di copertura e possono offrire potenziali benefici in termini di liquidità, commissioni e trasparenza", spiega.

L'unione fa la forza

L'altro percorso scelto dalle SGR internazionali per rafforzare il loro settore d'investimento alternativo è stato attraverso le piattaforme di distribuzione. Un grande esempio è Lyxor AM, che è anche una delle società pioniere in questo tipo di strategie. Nell'ultimo anno ha annunciato accordi per distribuire in Europa attraverso la sua piattaforma UCITS i prodotti di diversi hedge fund. Philippe Ferreira, responsabile analisi di Lyxor AM, ritiene che in un periodo di due o tre anni, "l'asset allocation in portafoglio e la ricerca di asset con buone performance saranno sempre più complesse". Per questo pensa che "la gestione alternativa avanza in un terreno sempre più favorevole, in particolare le strategie relative value".

In particolare, la sua piattaforma UCITS offre già sette strategie con esposizione a varie asset class. La più recente è stata l'alleanza con Chenavari Investment Managers per lanciare il Lyxor/Chenavari Credit Fund, una strategia di credito europeo long/short. Gli altri prodotti sono frutto di una collaborazione con Winton Capital Management, Canyon Capital Advisors, Tiedemann Investment Group, Capricorn Capital Partners, Corsair Capital Management e Lyxor (in qualità di gestore del Lyxor Epsilon Global Trend Fund).

Anche se timida, la ripresa economica in Europa ha fatto sì che gli investitori internazionali  sono tornati a prestare attenzione al settore immobiliare. Questo è per esempio il caso di La Française, che ha lavorato attivamente negli ultimi due anni per rafforzare la propria area dedicata agli investimenti nel settore Real Estate. Nel 2013 la società ha siglato un accordo con Forum Investment Partners che ha portato al lancio della sicav LPF Forum  Securities Global Real Estate e all'acquisizione congiunta di Cushman & Wakefield (oggi La Française Forum Real Estate Partners).Tuttavia, nel caso di La Française c'è da dire che la parte immobiliare non è l'unica dove la società vuole crescere. Nel settore degli alternativi ha acquistato il 40% del capitale del fornitore di soluzioni multimanager Tages Capital, che è attualmente responsabile della gamma di fondi di fondi della SGR. Gli altri due pilastri del piano d'espansione di La Française sono le azioni asiatiche e gli investimenti socialmente responsabili.