Passato, presente e futuro delle piattaforme europee di fondi

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foto: autor chadmiller Flickr, creative commons

Il mercato delle piattaforme di fondi comuni in Europa non passa di moda e presenta delle dinamiche interessanti. Le piattaforme direct-to-consumer (D2C) hanno visto incrementare i loro asset distribuiti del 19,8% nel 2017, mettendo a segno un risultato maggiore rispetto al segmento business-to-business (B2B), che è cresciuto del 17,8%.

Tuttavia, il livello di asset nelle piattaforme B2B è circa quattro volte superiore e vi sono fattori strutturali che suggeriscono che questa differenza difficilmente si ridurrà. Anche se la digitalizzazione è un elemento che gioca a favore dei servizi di investimento D2C, sono ancora le reti bancarie, i gruppi assicurativi e i consulenti indipendenti a canalizzare la maggior parte dei flussi verso i fondi in Europa.

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Le dimensioni contano 

Tra le prime dieci piattaforme di fondi per asset nel Vecchio continente, cinque hanno già superato i 100 miliardi di euro. A queste si aggiungerà  a breve MFEX, una volta ricevute le dovute autorizzazioni per le sue recenti acquisizioni della francese Axeltis e della spagnola Ahorro Best Funds. A far distinguere le principali piattaforme di domani saranno le dimensioni. Un investimento costante in tecnologia e soluzioni efficienti è appannaggio di quelle entità che sono in grado di offrire benefici e avere un livello di asset notevole che giustifichi tale investimento.

Inoltre, per le piattaforme europee al di fuori del Regno Unito, raggiungere grandi dimensioni vuol dire assumere una posizione di maggior peso in fase di negoziazione non solo delle retrocessioni ma anche dei costi applicati alle società di gestione. Discorso a parte per il Regno Unito, dove le piattaforme non possono addebitare alcun costo agli asset manager.

Quella delle dimensioni è una carta che diverse piattaforme utilizzano per negoziare l'accesso a classi di azioni più economiche per i propri clienti. La FCA si è mostrata particolarmente favorevole a questa pratica che potrebbe diffondersi anche nel resto dell'Europa se gli altri regolatori lo volessero.

A dover guidare il processo di consolidamento nel settore saranno le piattaforme che sono state interamente o parzialmente acquisite dal capitale di rischio, come Allfunds, MFEX e Nortia. 

Rapporto con le società

Proprio in virtù del nuovo modello che impone massima trasparenza nella comunicazione dei costi agli asset manager - e anche ai distributori in alcuni casi - diventa più che mai importante esplorare la relazione tra piattaforme e società di gestione. Come ogni anno, abbiamo chiesto a queste ultime, operanti in tutta Europa, un feedback sulle principali piattaforme per aree di attività.

Per il quarto anno consecutivo, Allfunds si è rivelata essere la piattaforma più apprezzata dagli asset manager e quella che offre i migliori servizi di supporto alla distribuzione. La svizzera UBS Fondcenter si è guadagnata i favori delle società di gestione nell’ambito della management information e della comunicazione dei dati, mentre la svedese MFEX è ancora una volta la migliore soluzione per la gestione delle retrocessioni. Queste ultime rappresentano meno del 50% dei flussi che ricevono molte piattaforme, ma rimangono comunque un servizio core all'interno della catena di distribuzione.

Nuove opportunità

MiFID II ha introdotto una chiara divisione tra i diversi tipi di servizi di investimento offerti al consumatore finale. Sebbene il linguaggio utilizzato dall'industria sia spesso lontano da quello masticato dal cliente medio, è importante capire quale tipo di servizio genera più domanda tra gli investitori.

Nel nostro ultimo studio sul comportamento degli investitori europei retail, il servizio di consulenza indipendente è risultato essere quello preferito, specialmente in Italia e in Spagna. Il dato è che nella descrizione di ciò che implica questo tipo di servizio non è stato fatto alcun riferimento al carattere indipendente dello stesso ma è stata sottolineata la vasta offerta di prodotti di terze parti che esso comporta.

PRINCIPALI PIATTAFORME EUROPEE PER LIVELLI DI ASSET DISTRIBUITI
Fonte: European Fund Distribution: European Platforms, Platforum.

Posizione Piattaforma Asset Dic 2017 (in mld di €) Mercato  principale
1 Allfunds 358 Internazionale
2 UBS Fondcenter 188,8 Internazionale
3 Fund Channel 131,5 Internazionale
4 Aegon (inc. Cofunds) 131,4 Regno Unito
5 Credit Suisse InvestLab 115,4 Svizzera
6 BNP Paribas Securities Services 93 Italia
7 Fidelity FundsNetwork 89,7 Regno Unito
8 Hargreaves Lansdown 89 Regno Unito
9 MFEX 83 Internazionale
10 Société Générale Securities Services 78 Italia

 

Sebbene questo sia proprio il servizio offerto in misura minore dai distributori europei, i consumatori si aspettano di avere accesso a un’ampia gamma di fondi. Questa domanda e i requisiti di valore aggiunto imposti da MiFID II si stanno riflettendo in una maggiore apertura del settore bancario all’offerta di una selezione di prodotti di terzi - anche se non necessariamente nell'ambito di un sistema di architettura aperta - in contratti di consulenza non indipendenti o attraverso una gestione discrezionale.

Le piattaforme B2B traggono vantaggio dalla sempre più diffusa decisione da parte dei distributori di esternalizzare le funzioni necessarie per offrire fondi di terzi, soddisfacendo i requisiti dell'offerta nel modo più efficace e al minor costo possibile.

Ma diverse piattaforme indipendenti e grandi gruppi a livello europeo stanno scommettendo su nuovi percorsi di crescita, offrendo i loro servizi ai distributori al di fuori del modello di architettura aperta tradizionale.

Piattaforme come Allfunds, Inversis o MFEX si stanno muovendo in questa direzione, così come UBS, BNP Paribas o DWS che stanno diventando provider tecnologici per il settore (WealthTech), integrando diversi servizi: custodia, esecuzione, retrocessioni, research e selezione di fondi ma anche API, tecnologia white label e persino servizi di robo advisor.

Dopo la vendita di Allfunds, è cresciuto il numero di proprietari di piattaforme disposti a valorizzare questo business ormai maturo e influente, la cui evoluzione nei prossimi anni prenderà una di queste due strade: ritagliarsi una posizione strategica all'interno di grandi distributori o asset manager europei o puntare sulla quotazione in borsa, nel caso delle grandi piattaforme indipendenti.