Otto università italiane in campo per la CFA Research Challenge

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Ken Teegardin, Flickr, Creative Commons

Ricomincia la CFA Research Challenge, la competizione di finanza organizzata da CFA Institute, alla quale ogni anno partecipano le migliori università al mondo. In collaborazione con FactSet, Fidelity International e PwC, CFA Society Italy coordina la sfida locale che coinvolge gli studenti di 8 atenei italiani. All’edizione 2017 prendono parte 8 squadre provenienti da: Università Bocconi, Università Cattolica di Milano, Politecnico di Milano, Università Ca’ Foscari, Università di Modena e Reggio Emilia, Università di Pavia, Libera Università di Bolzano e Università Politecnica delle Marche.

Ciascun team, disponendo delle competenze di merito di un mentor e professionista CFA e dei sistemi analitici e finanziari FactSet, ha il compito di analizzare una società quotata in Borsa Italiana. L’oggetto di studio di quest’anno è Recordati, gruppo internazionale con sede a Milano che, con circa 4.000 dipendenti, si dedica alla ricerca, allo sviluppo, alla produzione e alla commercializzazione di prodotti farmaceutici. Partendo da una sessione di confronto aperto e diretto con il top management e il team di investor relator di Recordati, gli studenti in gara dovranno redigere un report “Initial Coverage” e presentare il proprio lavoro in lingua inglese a due panel distinti di professionisti del settore finanziario, tra cui analisti, gestori di portafoglio e responsabili degli investimenti.

Secondo gli standard disposti da CFA Institute, la competizione si svolge su tre livelli. Alla prima fase nazionale, che si chiude con la vittoria della migliore squadra italiana, seguiranno le fasi regionali e quella globale. ll team vincente della finale italiana – che si terrà il prossimo 27 marzo a Milano presso gli uffici PwC – avrà l’opportunità di partecipare alla finale regionale EMEA a Praga il 26 e 27 aprile. La finale globale si disputerà sempre a Praga, il 28 aprile, con le squadre finaliste di Asia Pacifico e Americhe.

L’eccellente grado di preparazione degli studenti del nostro Paese ha permesso al Made in Italy di primeggiare, con il team rappresentativo del Politecnico di Milano, alla finale regionale EMEA per ben due volte, nel 2016 e nel 2014, e a quella globale nel 2011. “La CFA Institute Research Challenge è una competizione altamente formativa, che consente di avvicinare il mondo accademico a quello dei practitioner e delle società”, sottolinea Giancarlo Sandrin, CFA, presidente di CFA Society Italy. “Questa competizione consente inoltre di poter dar luce, in un contesto globale, non solo alle nostre Università, che come spesso è accaduto negli anni passati si sono posizionate tra le finaliste, ma consente anche di far conoscere brillanti realtà italiane come la Recordati che quest’anno sarà oggetto di analisi. Un ringraziamento va inoltre dato a FactSet, Fidelity International e PwC, che supportano la realizzazione dell’iniziativa”.

“Accompagnare gli studenti nella CFA Institute Research Challenge è un’attività entusiasmante anche perché, di anno in anno, il livello della competizione diventa sempre più alto e gli studenti italiani se la giocano a pieno titolo con le più importanti università e business school del mondo, come dimostrato dai successi ottenuti delle nostre Università negli anni passati: nel 2011 con la vittoria globale del Politecnico, e negli anni successivi 2014 e 2016 con il trionfo dello stesso a livello EMEA”, ha commentato Giuseppe Quarto di Palo, CFA, vice presidente dell’Associazione che coordina l’organizzazione dell’Investment Research Challenge in Italia.

“Da diversi anni sosteniamo la CFA Research Challenge perché PwC crede fortemente nella formazione e nella valorizzazione dei nostri giovani in un contesto di mercato che evolve molto rapidamente”, ha detto Rodolfo Pesati, Partner PwC Responsabile HC. “Siamo orgogliosi di essere parte di questa iniziativa rivolta ai talenti delle università italiane, in quanto rispecchia appieno i nostri valori e la nostra filosofia aziendale. Ogni anno, infatti, circa 800 persone entrano a far parte di PwC Italia nelle diverse linee di servizio e il nostro primo impegno è quello di accompagnarle nel proprio sviluppo personale e professionale”.