Nuova asset allocation per Acomea ETF Attivo

Fabio_Catalano_02
Funds People

È tempo di rivedere o aggiustare. In un contesto di mercato sicuramente diverso, rispetto allo scorso anno, alcuni gestori stanno cominciando a prendere i primi accorgimenti. Uno fra questi è Fabio Catalano, responsabile delle gestioni patrimoniali in AcomeA SGR e gestore del comparto AcomeA ETF Attivo. L'esperto, che vanta una lunga esperienza sui mercati finanziari, racconta da vicino l'asset allocation del fondo flessibile, dopo il primo trimestre 2018. 

La prima cosa che balza agli occhi è la forte riduzione della componente azionaria: se nel 2017 sfiorava circa il 72% del totale del portafoglio, oggi c'è un maggior equilibrio tra equity e bond. Il primo si attesta al 55% mentre la componente azionaria è vicina al 35%. La grande novità da inizio mese però è data dalla crescita rilevante dell’esposizione all’Europa, che passa dal 6 al 20%. Si riduce leggermente l'esposizione sull’equity USA (dal 12,5 al 9,5%) e quella sui mercati emergenti (dal 27 al 24%).

"L’indice MSCI Europe ha di recente esibito segnali di forza relativa rispetto all’indice MSCI World, e questo ci ha portato ad aumentare l’esposizione europea in portafoglio e in particolare sul mercato italiano, austriaco ed Eurostoxx50. Tra i settori più positivi nell'ultimo periodo ci sono il Food&Beverage e l’Healthcare. Emergono, anche interessanti segnali dalle società 'quality', che mostrano solidi fondamentali economici, e dalle large e mid-cap che adottano strategie di buyback", afferma Catalano.

chart

Per quanto riguarda invece il reddito fisso, l'esposizione, che come detto si aggira attorno al 35%, resta legata principalmente alla componente monetaria (18%) e ai corporate della zona euro (10%). Infine, sul mercato delle commodity, grano e frumento conquistano posizioni marginali in portafoglio a seguito di un’accelerazione dei loro prezzi da inizio anno.

Il fondo, che investe in ETF, ETC ed ETN, aveva chiuso il 2017 con un rendimento annuale del 4,49%.