Navigare con i tematici nelle acque incerte del dopo Covid

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Jeshoots, unsplash

Nel dopo Covid gli investimenti tematici sono da tenere d’occhio. Puntando su trend di lungo periodo, offrono una minor correlazione ai cicli di mercato rispetto ai tradizionali investimenti in equity e un possibile riparo dalla volatilità, cosa non da poco in questa fase di mercato. La pandemia inoltre sembra aver accelerato alcuni trend già in atto prima del suo scoppio: basti pensare all’impulso verso la digitalizzazione e all’aumento dello smart working e dei consumi online, o alla maggiore attenzione per la salute per la minaccia del virus. Ed è proprio a partire dall’individuazione delle tendenze che plasmeranno il mondo di domani che nascono i tematici. Secondo Andreas Frischki, head of Thematic Equity di AllianzGI, questa tipologia di investimenti è la più adatta per navigare nelle acque incerte del post-coronavirus. “Durante la debolezza del mercato azionario globale del primo trimestre, i tematici si sono dimostrati resistenti. Il social distancing ha dato una spinta all'educazione online, gli eSports sono in pieno boom in vista degli stadi sportivi chiusi, e lo #StayAtHome aumenta l'apprezzamento degli animali domestici come compagni fedeli” afferma.

I mega trend del mondo di domani

Per il primo secolo del terzo millennio il team di Allianz GI individua 4 mega trend: Urbanizzazione, tecnologia, scarsezza di risorse e cambiamento demografico. “Sono trend secolari ed è altamente improbabile che si arrestino una volta che la crisi si sarà placata”, ha evidenziato Frischki in un recente webcast in cui ha presentato il fondo Allianz Thematica, prodotto che ha la particolarità di investire un mix di tematiche diverse: detiene in portafoglio fino a 160 titoli con un’allocazione divisa in 7 temi (ogni tema è rappresentato da una selezione di circa 15-30 azioni) che rappresentano idealmente i 4 megatrend. “Il tema ‘Digital life’ contiene in sé i pagamenti online, gli eSports che cresciuti esponenzialmente durante il confinamento assieme alle ‘work-from-home technologies'. Il tema ‘Clean water and land’ è molto interessante in questo momento perché in esso rientrano le infrastrutture che potrebbero beneficiare del piano di ripresa green dell’Unione europea e degli investimenti dei Governi. Ci sono poi la tematica ‘Next generation energy’ legata alle rinnovabili o alle auto elettriche, l’‘Health tech’ con la recente diffusione delle diagnosi da remoto, il tema ‘Education’ che ha avuto un’esplosione durante la pandemia per la richiesta di servizi di educazione a distanza e infine il tema ‘Artificial intelligence’ e ‘Pet economy’. I temi nel portafoglio del Thematica vanno in media da 5 a 7, hanno pesi differenti (attualmente oscillano dal 25% del Digital life al 6% del Pet economy) e vengono sostituiti quando un tema smette di essere redditizio.

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Il boom del digitale durante il lock down

Steef Bergakker, senior portfolio manager del Trends Investing team di Robeco, ritiene che l'epidemia ci abbia portato in un territorio inesplorato, carico di timori per delle ricadute recessive dell’economia. Tuttavia il trend legato allo sviluppo della tecnologia e del digitale ha subito una forte accelerazione durante il confinamento, per i vantaggi della connettività che consentono di lavorare da casa e all’impatto ambientale positivo per il minor numero di persone in viaggio. “Il principale vincitore è chiaramente la digitalizzazione, in particolare nel fintech, con la transizione verso il cashless, e la connettività necessaria per facilitare il lavoro da casa. Ci saranno vantaggi collaterali per la sicurezza informatica, l'assistenza sanitaria e tutte le forme di e-commerce”, afferma Bergakker. “I trend, per definizione, dovrebbero essere relativamente immuni da shock a breve termine. E le società a forte crescita, che incarnano lo spazio occupato da questi trend, resteranno probabilmente favorite anche molto tempo dopo la fine della crisi del coronavirus, il che le rende ideali per gli investitori con lo sguardo rivolto al futuro” dichiara.

I titoli da tener d’occhio dell’health   

L’attitudine verso la salute e il benessere ha attinto nuova linfa per i pericoli legati Covid e sta iniziando a permeare la consapevolezza dei consumatori. Secondo il Global Wellness Institute il mercato globale di questo settore ha raggiunto i 4,2 mila miliardi di dollari statunitensi, in cui cura personale e bellezza rappresentano un quarto della spesa totale, pari a 1,083 miliardi. Anu Narula, head of Global Equities di Mirabaud AM ritiene che le opportunità migliori siano da cercare in due segmenti: quello degli integratori alimentari e quello della prevenzione. “La dimensione del mercato globale degli integratori alimentari dovrebbe raggiungere i 194,6 miliardi di dollari entro il 2025, cifra che rappresenta un tasso di crescita del 7,8%. Ciò crea un contesto favorevole per società come l’olandese DSM, specializzata nella produzione di vitamine complesse, come le vitamine A ed E”, spiega Narula. Sul fonte dell’incremento della spesa per la prevenzione, il gestore punta su OdontoPrev, un importante fornitore privato di assicurazioni dentali in Brasile, mercato in grande crescita per questo servizio. “Nell’attuale contesto di profonda incertezza è fondamentale per le società avere dei propri driver di crescita secolari. Essere esposte a un tema consente loro di mantenersi indipendenti dal ciclo economico”, conclude.