Moody’s preoccupata per la mancata crescita in Italia

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L’agenzia di rating Moody’s considera ‘elevata’ la forza economica dell’Italia che riflette la diversità, l’ammontare e il relativamente basso indebitamento del settore privato così come l’alta ricchezza finanziaria delle famiglie. Ma l’economia italiana ha registrato una crescita reale del PIL più bassa rispetto agli altri partner dell’area euro negli ultimi due decenni a causa di sfide strutturali, che includono bassa produttività, rigidità del mercato del lavoro, mancanza di competizione nei settori dei servizi e alta tassazione. Questo è quanto si legge in una Credit opinion di Moody's che ha rating Baa2 sui bond governativi. “Il mercato in questi giorni di fatto guarda solo agli eventi che riguardano la crisi della Grecia”, commenta Francesco Previtera, responsabile ricerca in Banca Akros SpA. E spiega: “il messaggio che ne emerge ha una valenza essenzialmente politica di approvazione del percorso Renzi. E questo indirettamente limita la percezione di rischio di contagio in caso di uscita della Grecia. Gli operatori di rado guardano al valore segnaletico di un possibile upgrade o downgrade considerando che questi spesso in passato sono venuti in ritardo rispetto al re-rating (o de-rating) in atto. Oggi e per i prossimi mesi gli attori del mercato sovereign sono già due, la BCE e la Grecia. Non sembra, insomma, esserci spazio per un terzo”.

Moody’s ha infine fatto sapere che potrebbe considerare di alzare il rating sui bond governativi dell'Italia nel caso di un effettivo rafforzamento delle prospettive di crescita dell'economia grazie alla positiva implementazione delle riforme eonomiche e del mercato del lavoro, si legge. Al contrario l’agenzia di rating considererebbe di mettere un downgrade sul Paese qualora le prospettive economiche del Paese dovessero deteriorarsi nei prossimi anni o nel caso di un calo del surplus primario, di un deterioramento delle condizioni di finanziamento del debito o del bisogno di una corposa ricapitalizzazione delle banche da parte del governo.