Lanciato un nuovo fondo per investire nelle start-up italiane legate al tema della sostenibilità

Chris Knight, Unsplash
Chris Knight, Unsplash

Investire nell’innovazione italiana, puntando sulle start-up legate al tema della sostenibilità con finanziamenti nella fase di validazione del progetto tecnologico. Il fondo Progress Tech Transfer lanciato da MITO Technology, società italiana che da dieci anni si occupa di valorizzazione dei risultati della ricerca a supporto di università ed enti pubblici, e presentato al LUISS Hub di Milano ha come obiettivo accelerare le tecnologie ideate all’interno della ricerca pubblica, generando contemporaneamente opportunità di business e rendimento per industria e investitori.

Lo strumento entra a far parte della piattaforma ITAtech, dedicata al finanziamento dei processi di trasferimento tecnologico con l’obiettivo di supportare la creazione di spin-off universitari, colmando allo stesso tempo un vuoto nel mercato del capitale di rischio.

Da un punto di vista finanziario, così come gli altri tre fondi della piattaforma, Progress Tech Transfer è sostenuto da Cassa Depositi e Prestiti e Fondo Europeo degli Investimenti che, in qualità di sottoscrittori, hanno già messo a disposizione 40 milioni di euro. Fissato a 50 milioni l’obiettivo di raccolta finale, con i mancanti 10 milioni da ricercare nell’ambito degli investitori istituzionali e professionali. La durata del fondo è fissata a 10 anni con un ambizioso target di performance, stimato da Francesco De Michelis, amministratore delegato di MITO Technology, nel raddoppiare il valore dell’investimento iniziale.

“Con questa iniziativa”, ha dichiarato De Michelis, “puntiamo a sostenere e finanziare alcune tra le migliori tecnologie sviluppate dalla ricerca pubblica italiana, che, per carenti risorse economiche, faticano a maturare e a raggiungere il mercato". "Focus degli investimenti saranno tecnologie di eccellenza in grado di offrire soluzioni nell’ambito della sostenibilità: un tema che impatta sul quotidiano nostro e delle prossime generazioni e che, inoltre, impegna costantemente le aziende nel ricercare input produttivi, in chiave di innovazione aperta, per rimanere competitive nella nuova geografia economica globale”, ha aggiunto.

Consumo energetico, acqua e organic food sono i comparti specifici in cui verrà fornita esposizione attraverso la selezione delle migliori start-up italiane che saranno sostenute nel processo di testing e validazione del progetto di business con fine ultimo la messa a terra di tecnologie innovative utilizzabili da un punto di vista civile e industriale. Gli interventi nel corso dell'evento di lancio di Andrea Prencipe, rettore dell'Università LUISS Guido Carli, Fabio Tentori, head of Enel Innovation Hubs and Startup Initiatives, e Andrea Marcello, in rappresentanza del Fondo Europeo degli Investimenti, testimoniano lo sforzo del sistema Pease per recuperare il tempo perduto in un settore dalle significative potenzialità, anche in senso finanziario, come quello dell'innovazione tecnologica legata ai centri di ricerca di eccellenza.