Michael Leithead (EFG Asset Management): approccio ‘relative value’ e ‘net foreign asset’

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immagine ceduta

Con una chiara filosofia di investimento, fondata su strategie value, high conviction e gestione attiva, Michael Leithead, CFA, head of fixed income di EFG Asset Management, gestisce i fondi  obbligazionari New Capital Global Value Credit Fund, con rating Funds People consistente, e  New Capital Wealthy Nations Bond Fund. In un’intervista a Funds People Leithead ha chiarito l’approccio di investimento usato e le caratteristiche principali di ciascun fondo.

L’attuale scenario macroecononico, trainato dalla normalizzazione delle politiche monetarie delle principali banche centrali, ha determinato il ritorno agli asset di qualità, pertanto “l’unico modo per trovare delle opportunità interessanti in questo contesto è quello di essere più selettivi in termini di Paese e coupon, evitando le società che possono risultare indebolite dalle nuove politiche monetarie” spiega Leithead. Il gestore parla di un vero e proprio “processo open thinking”.

“In tutti i fondi adottiamo un processo di investimento value che definiamo ‘Theory of Relativity’, e che permette di costruire i portafogli in maniera differente rispetto ai competitors e ai benchmark, anche attraverso l’esposizione a singole credit opportunity” commenta il gestore.  “ L’approccio relative value si pone l’obiettivo di individuare mispriced bond e criticità all’interno del mercato del credito, al fine di ricercare un maggiore rendimento rispetto ai peers o a fattori di rischio simili. In questo modo si ottiene un’asset allocation più efficiente rispetto ad un determinato benchmark. Questo processo si basa sull’idea che gli investitori possano essere compensati per i fattori di rischio sistemico e idiosincratico. In un mercato efficiente, l’aggiunta di rischio idiosincratico, non crea valore. Tuttavia le inefficienze del mercato rivelano un mispricing del rischio idiosincratico, e questo può essere sfruttato per ottenere ritorni addizionali, senza incrementare l’esposizione al rischio economico” spiega Leithead.

Fondati sul medesimo approccio di investimento, i due fondi si differenziano prevalentemente per l’universo investibile. Il New Capital Global Value Credit Fund mira a sfruttare le migliori opportunità all’interno dei mercati sviluppati, mentre il New Capital Wealthy Nations Bond Fund è principalmente focalizzato sui mercati emergenti.

Michael Leithead ha una sua view precisa anche riguardo l’allocazione del rischio Paese. “Noi crediamo che bisogna investire in Paesi con fondamentali forti”. “Tutti i Paesi con una forte dipendenza finanziaria dall’estero sono esposti a maggiori rischi, infatti in periodi di crisi, gli investitori stranieri possono prelevare capitale, determinando problemi di liquidità, deprezzamento della valuta domestica e aumento del premio al rischio, con possibili ripercussioni per l’intera economia” (vedi ultimi sviluppi in Turchia). Dunque la stabilità del funding diventa un elemento fondamentale di cui tenere conto. Tale’ solidita’ di ogni singolo paese viene misurata attraverso i  ‘net foreign asset’ (NFA), ovvero la differenza tra gli asset di un Paese detenuti all’estero e gli asset domestici di proprietà degli investitori stranieri, un basso livello di NFA indica un maggiore fattore di rischio.

“La selezione dei Paesi emergenti avviene sulla base di forti bilanci, crescita sostenibile, posizione finanziaria, unita all’analisi degli NFA. Paesi come gli Emirati Arabi o l’Arabia Saudita presentano lo stesso risk premium di altri Paesi emergenti, con l’unica differenza che l’esposizione ai flussi finanziari esteri è minore. Dunque non conviene investire in Paesi con un minore valore di NFA, perchè non si verrebbe effettivamente compensati del rischio assunto” aggiunge Leithead.

 “Il Fondo New Capital Global Value Credit  è costituito per circa il 15% da debito denominato in Euro, hedgiato sia in termini di currency che di duration, mentre la maggior parte dei titoli è denominata in dollari (max 20% non USD). La duration media è di 3,5 anni; nell’ultimo anno si è deciso tatticamente di aumentarla, a protezione di un mercato del credito sottostimato” come illustra brevemente Michael Leithead.

“Il Fondo New Capital Wealthy Nations  ha una duration media di portafoglio di circa 7,5 anni ed è caratterizzata prevalentemente da strumenti di alta qualità, soprattutto investment grade. Consideriamo soprattutto fattori di rischio legati alla duration, credit quality e la correlazione dei titoli. In seguito, per ciascuna categoria di rischio, selezioniamo tutti quei bond che, secondo noi, il mercato non ha correttamente prezzato e che offrono  un migliore premio rispetto  al risk rating ” conclude l’esperto.