Mediobanca, approvata all’unanimità la nuova governance

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Piazzetta Cuccia si appresta a voltare pagina con una nuova governance. Nei giorni scorsi, il consiglio di amministrazione di Mediobanca, ha dato il via libera all’unanimità alle modifiche del nuovo statuto che recepisce le indicazioni in materia di Bankitalia: entrerà in vigore con il rinnovo del CdA nel 2017 e sarà sottoposto all’approvazione dell’assemblea dei soci del prossimo 28 ottobre. Il nuovo assetto dell’istituto prevede un consiglio più snello con al massimo 15 membri contro i 18 attuali e un rappresentante in più per le minoranze. Fa sapere una fonte che “non c'è stata nessuna posizione contraria, si è chiusa la questione governance”.

Lo statuto prevederà un numero di consiglieri da 9 a 15 con tre manager, invece degli attuali 5. Alle minoranze spetteranno infine due rappresentanti (oggi ce n’è uno solo), considerato anche che oggi il 40% del capitale di Mediobanca è in mano a investitori istituzionali esteri. Sembra inoltre che il presidente del CdA, in base al nuovo statuto, non farà parte del comitato esecutivo. Il patto di sindacato va poi verso un rinnovo biennale con una quota che, secondo le attese, sarà limata dall’attuale 31,8% al 30% circa. Resteranno invariate, come previsto dalla legge, le quote rosa. Quanto al patto di sindacato, la sua conservazione non è in discussione, precisano le fonti. Al momento non sono state comunicate disdette e il patto è convocato per il primo ottobre.

Unicredit (8,66%) e Mediolanum (3,38%) hanno già confermato l’intenzione di restare. Si è poi pronunciato per la conferma Alberto Pecci (0,47%). Tra i principali candidati all’uscita c’è invece la Italmobiliare dei Pesenti, che aveva già svincolato parte della quota e che, secondo indiscrezioni di stampa, potrebbe ora liberare anche il restante 1,57%. Per il resto il CdA ha dato via libera definitivo ai conti dell’esercizio 2014/2015, già presentati lo scorso agosto. In un’ottica di comparazione tra l’andamento del titolo e l’indice FTSE MIB, su base settimanale, si può vedere che Mediobanca mantiene una forza relativa positiva in confronto con l’indice, dimostrando un maggior apprezzamento da parte degli investitori rispetto all’indice stesso.