Matthieu David (Candriam): “Selezioniamo le società che investono in R&D”

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Tra i trend d’investimento di quest’anno troviamo l’innovazione tecnologica. A parlarcene è stato Matthieu David, head of italian branch di Candriam Investors Group. “Il tema dello sviluppo tecnologico è già attuale. Secondo un sondaggio condotto da Candriam, oltre l’86% degli investitori retail stanno già investendo in settori legati all’innovazione tecnologica”. Sono state individuate diverse aree che rappresentano un’opportunità d’investimento nel settore: il 38% ritiene che le maggiori opportunità saranno nell’intelligenza artificiale, il 25% nella robotica, il 19% nei big data e il 12% in blockchain.

“Noi di Candriam IG investiamo in tutte le tecnologie”, spiega David. Il primo filtro utilizzato è qualitativo e viene applicato sulla percentuale di investimenti in ricerca e sviluppo (R&S) che la società svolge. “Prendiamo in considerazione solo quelle società che investono almeno il 30% in innovazione”. In un secondo momento viene applicato un secondo filtro quantitativo, per selezionare solo quelle società che possano avere un modello di business sostenibile nel tempo. “Non investiamo solo in bluechip che fanno parte dei diversi benchmark”, spiega il manager. “Abbiamo sviluppato nel tempo un modello di analisi che approfondisce le diverse tipologie di business nello specifico per ricercare un alpha consistente”. Inoltre, Candriam riserva particolare attenzione agli investimenti in società proprietarie di brevetti. “Sono una parte essenziale del tema dello sviluppo tecnologico perché rappresentano il know how dell’azienda”. 

Rimane fondamentale essere molto selettivi nell’investimento: “Esempi come Facebook o le auto elettriche ci hanno dimostrato che gli investimenti tecnologici offrono enormi opportunità di rendimento, ma possono nascondere anche rischi notevoli”, spiega David. “Noi di Candriam, attraverso un’analisi e un continuo monitoraggio del portafoglio possiamo riuscire a individuare il rischio idiosincratico e trovare le migliori opportunità del settore".

Altri mega-trend che saranno di primaria importanza sono: la demografia, gli investimenti socialmente responsabili e i mercati emergenti. Per quanto riguarda il primo tema, la popolazione che invecchia sta cambiando la fisionomia del mondo. “Una popolazione più vecchia avrà delle abitudini di consumo molto diverse rispetto a una giovane”, spiega il responsabile. La seconda riguarda il tema della sostenibilità: “Come società siamo tra i pionieri negli ISR e integriamo i criteri ESG in tutti i nostri fondi”.

L’ultima mega tendenza è lo spostamento del potere economico verso i mercati emergenti: “Ci sarà un passaggio di testimone tra i Paesi sviluppati e quelli in via di sviluppo: nel 2050, gli emergenti supereranno in termini di PIL il mondo sviluppato”, spiega David. Inoltre negli ultimi anni ci sono state diverse evoluzioni anche dal punto di vista sociale: “Notiamo la nascita di una classe media che ha permesso lo sviluppo dei consumi interni, portando una maggiore indipendenza nello sviluppo dei Paesi”, conclude il manager.