Matteo Germano (Amundi): "Rimanete neutrali, cercate il valore"

Matteo-Germano
Giorgio Fata

Continua l’espansione dell'economia, ma con uno slancio minore. Tra conflitti commerciali, rischi geopolitici e decelerazioni su alcuni mercati, come quelli emergenti, al fiducia degli investitori rischia di diventare fragile o quantomeno di concentrare l’attenzione sull’unico vero mercato in crescita: gli Stati Uniti. “Finora i rendimenti nel terzo trimestre supportano questo schema perché le piazze borsistiche statunitensi continuano a mettere a segno nuovi massimi, mentre gran parte degli altri mercati sono piatti (azioni europee e dei mercati emergenti, indici aggregati delle obbligazioni)”, dice Matteo Germano, CIO per l’Italia oltre che head of multi-asset investment platforms sia per l’area retail che per quella institutional and corporates di Amundi. “In questo contesto rimaniamo prudenti sull’esposizione agli attivi rischiosi e ci focalizziamo invece su dei temi che sono supportati dalla forte dinamica economica o da valutazioni interessanti”, spiega l’esperto.

Dove investire

Nello specifico, per Germano, ci sono alcune idee ad alta convinzione. Come ad esempio il mercato azionario USA “manteniamo un atteggiamento positivo riguardo al mercato azionario USA, sostenuto da una dinamica positiva della crescita e dai trend favorevoli della crescita degli utili”. Per quanto riguarda le azioni europee, “privilegiamo i temi value nella nostra ricerca di un’esposizione difensiva e in generale stiamo diventando progressivamente più ottimisti”. Come sottolinea il gestore infatti “se da un lato la questione del bilancio italiano e le elezioni bavaresi possono contribuire a creare un clima di incertezza, dall’altro ci avviciniamo a una fase in cui le azioni europee diventeranno più interessanti perché le loro valutazioni diventano più appetibili”. Inoltre “guardiamo con favore all’azionario britannico con un mix di valutazioni, flussi e revisioni degli utili a sostegno della nostra tesi, che beneficia anche della natura difensiva di questo mercato in una fase matura del ciclo. Continueremo a seguire con attenzione l'evoluzione delle trattative sulla Brexit”. A livello settoriale, Germano si focalizza sui materiali di base europei che restano l’opzione preferita visti i buoni fondamentali, e il contesto economico ancora favorevole alle materie prime.

Sul comparto obbligazionario invece l’esperto di Amundi suggerisce “un’esposizione limitata alla duration mentre gli investitori sono alla ricerca di opportunità, cercando di trarre attivamente vantaggio dal posizionamento della curva e dal valore relativo tra i Treasury USA e i bund tedeschi che dovrebbe beneficiare delle posizioni divergenti delle Banche centrali. Anche le valute offrono l’occasione per sfruttare queste divergenze, con i temi geopolitici che presentano alcune interessanti opportunità. A tale riguardo, siamo negativi sulla sterlina a causa dell’incertezza legata ai negoziati sulla Brexit. Per quanto riguarda l’inflazione, il nostro scenario principale continua a prevedere un rialzo graduale della dinamica dei prezzi, ma crediamo che siano venuti meno gli argomenti a favore delle obbligazioni indicizzate all’inflazione negli USA perché in futuro vediamo rischi limitati di rialzo/di overshooting per l’inflazione americana”.

Posizione prudente invece sui mercati del credito e degli attivi dei mercati emergenti. “Confermiamo la nostra preferenza per la Cina per via delle valutazioni interessanti e delle sue migliori prospettive a medio termine visto il recente cambiamento di politica verso una posizione più di sostegno”, conclude il gestore.