Matranga (Robeco): “Per noi i criteri ESG contano quanto gli altri driver di rendimento”

Matranga
Marcello Matranga, responsabile per l’Italia, Robeco

Se c’è un argomento dal quale risulta ormai impossibile prescindere quando si parla di investimenti è proprio quello della sostenibilità. Tutt’altro che una moda del momento o una strategia per migliorare la propria brand image: l’inclusione dei criteri ESG all’interno di processi d’investimento è una scelta mirata, oltre che "socialmente necessaria",  per fornire ai propri clienti performance migliori. A dirlo sono i numerosi studi pubblicati periodicamente da diverse società fra cui Morningstar (leggi qui), gli eventi e i roadshow dedicati (proprio lo scorso novembre si sono celebrati gli SRI Awards 2018) nonché l’incremento esponenziale dell’offerta SRI da parte degli asset manager che non possono più trascurare la centralità di queste tematiche per il proprio business.

Fra queste vi è Robeco, tra i primi gestori a cogliere già negli anni ’90 il potenziale offerto dalla sostenibilità in termini di ottimizzazione dei rendimenti. “Secondo noi la sostenibilità è una forza di cambiamento di lungo termine che agisce su mercati, Paesi e società, riuscendo a influenzare le performance future. Di conseguenza, nei nostri processi d’investimento, i criteri ESG sono considerati al pari di altri driver di rendimento come la situazione finanziaria di una società o il momentum di mercato”, spiega Marcello Matranga, responsabile per l’Italia di Robeco, che ha scelto di portare a ConsulenTia 2019 proprio il tema degli investimenti sostenibili.

L’asset manager, che secondo un recente studio di Novethic rientra fra le 10 società che vantano i patrimoni più consistenti in fondi SRI high conviction, ha un centro dedicato alla ricerca e alla raccolta di informazioni relative alla sostenibilità a Zurigo gestito insieme alla sorella RobecoSAM e recentemente ha lanciato una strategia tematica: la RobecoSAM Smart Mobility Fund, che investe nel mega trend della elettrificazione dei trasporti.   

Inseguendo la performance
“Ci interessa soprattutto individuare gli elementi ESG che influenzano la performance finanziaria, poiché il vero obiettivo rimane quello di generare buoni rendimenti per la nostra clientela”, commenta Matranga. Del resto, sottolinea il manager, creare un beneficio sociale e ambientale senza sacrificare la performance è alla base dell’Impact Investing e uno degli approcci all’investimento sostenibile che si sta diffondendo sempre di più. “In Robeco identifichiamo ed investiamo in aziende che affrontano alcune delle più grandi sfide del mondo per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite”, aggiunge. “Non lo facciamo solo perché è giusto farlo, ma perché queste aziende stanno raccogliendo un notevole vantaggio competitivo e avranno maggior successo nel futuro”.

Questo tipo di approccio, spiega il responsabile della società, “può essere seguito attraverso investimenti tematici su determinati settori, come investire nella mobilità elettrica, robotica, energia rinnovabile o nel trattamento delle acque reflue, dell’analisi idrica e delle infrastrutture, o mediante un approccio globale e diversificato che contribuisce a raggiungere gli SDG sia in ottica di una strategia azionaria che obbligazionaria”.

Sostenibile vuol dire anche redditizio
L’interesse per l’investimento sostenibile cresce di giorno in giorno, ma permangono alcuni equivoci al riguardo. “Il più comune”, spiega Matranga, “è che si traduce in rendimenti più bassi. In realtà, la ricerca dimostra che l’utilizzo di tecniche di sostenibilità può migliorare la performance, soprattutto perché consente di prendere decisioni d’investimento più consapevoli e rappresenta un ottimo strumento per gestire i rischi futuri, individuando al contempo potenziali opportunità. Il nostro proposito è quello di offrire sempre più concretamente ai nostri clienti soluzioni che meglio li espongano ai benefici”, conclude il responsabile per l’Italia dell’asset manager.