Lezioni storiche sul comportamento della volatilità

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Isaías Campbel, Flickr, Creative Commons

Il forte shock subito dalle Borse a inizio febbraio continua a far parlare di sé tra gli investitori, arrivati da un 2017 straordinariamente calmo. Va ricordato che, sebbene i minimi storici del VIX si siano verificati durante lo scorso anno, in realtà il regime di bassa volatilità aveva iniziato a stabilizzarsi già nel 2014 nello S&P 500: secondo un grafico fornito da Capital Group, tra il 2014 e il 2017, l'indicatore ha avuto il tempo di generare un rendimento annualizzato del 17%.

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"Nel corso della storia del VIX, la volatilità si è spostata in cicli di diversi anni, quindi non era probabile che la relativa tranquillità del 2017 sarebbe durata per sempre", spiegano dall'asset manager. Va ricordato che il catalizzatore di questo improvviso aumento di incertezza è stato un dato sull'occupazione negli Stati Uniti, migliore del previsto, che ha stimolato le preoccupazioni degli investitori su un potenziale aumento dell'inflazione che costringerebbe la Federal Reserve ad essere più aggressiva di quanto il consenso del mercato stia scontando (le aspettative sono state aggiustate, in modo da prezzare già il 60% della probabilità di tre aumenti dei tassi d'interesse nel 2018).

Sebbene la società si aspetti che la volatilità si riprenda al rialzo, dai livelli estremamente bassi dello scorso anno, chiariscono che "è troppo presto per dire se siamo in un nuovo regime di volatilità". Inoltre, ricordano agli investitori che "i periodi di elevata volatilità sono stati storicamente accompagnati da rendimenti dello S&P 500 inferiori alla media".

D'altra parte, da Capital Group ricordano che la situazione anomala era l'assoluta assenza di volatilità vista nel 2017: "Nei mercati azionari, le inversioni temporanee sono fisiologiche, e sono spesso influenzate da notizie a breve termine, come ad esempio la pubblicazione di risultati o dati economici".

Inoltre, c'è il fatto che, anche dopo la più forte delle cadute, i mercati tendono a riprendersi nel lungo termine. Dalla società spiegano che, nell’anno, lo S&P 500 ha registrato cadute con una media del 14% dal 1976 e, tuttavia, l'indice è riuscito a chiudere in positivo in 31 dei 41 esercizi. "La lezione per gli investitori è che, spesso, mantenere la calma e seguire il corso degli eventi paga", concludono gli esperti.

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Capital Group ha lanciato un centro studi sul comportamento della volatilità, il Market Volatility Center, in cui vari membri dell'organizzazione contribuiscono regolarmente con analisi del comportamento del VIX e del suo impatto sulle diverse asset class.