Le obbligazioni high yield USA sono un’opportunità. Soprattutto a breve duration

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La recente volatilità del mercato, dovuta soprattutto al calo repentino dei prezzi dell’energia, ha creato valutazioni attraenti. L’high yield è l’unica asset class che può beneficiare di un contesto di rialzo dei tassi di interesse e di crescita anemica grazie ai coupon. Parola di Carl Whitbeck, head of US High Yield di AXA Investment Managers.

Dopo un lungo periodo di performance eccezionali, le obbligazioni societarie hanno registrato il primo calo significativo dalla fine della crisi finanziaria nel 2008. 
Le obbligazioni high yield americane hanno avuto quattro mesi di performance negative senza interruzione e questo non succedeva dal 1994. L’andamento negativo dei corporate bond è iniziato più di un anno fa, a seguito dell’importante calo del prezzo del petrolio che ha scatenato un’ondata di default all’interno del settore energetico statunitense spingendo i rendimenti dal minimo storico di giugno 2014 del 5,6 % al 13% circa di oggi. La recente volatilità del mercato, dovuta soprattutto al calo repentino dei prezzi dell’energia, ha creato valutazioni attraenti, in particolare sulle obbligazioni hy con breve duration. Gli yield nel mercato delle obbligazioni hy Usa sono ancora superiori rispetto a 15 mesi fa.  

Più di recente, le crescenti preoccupazioni sulla crescita e l’incertezza legata al futuro dei tassi di interesse USA hanno spaventato gli investitori. Come è andata?
Ci sono stati deflussi di massa dai fondi comuni e dagli ETF in un momento in cui le aziende hanno emesso livelli record di debito. Questa combinazione di calo della domanda e deterioramento della qualità del credito dice che le obbligazioni societarie potrebbero continuare a sottoperformare. Ma non le obbligazioni high yield dove i rendimenti in alcuni segmenti del mercato offrono ora buone valutazioni. Questa è l’unica asset class che può beneficiare di un contesto di rialzo dei tassi di interesse e di rendimenti bassi e crescita anemica grazie ai coupon. Un 2% di crescita è sufficiente per le società a pagare i coupon. 

Guardando al futuro?
Riteniamo che il mercato delle obbligazioni high yield continuerà a essere un’asset class interessante. Ci aspettiamo che i fondamentali societari diventino sempre più un importante driver di performance per il mercato obbligazionario, dato che i gestori sono obbligati a gestire condizioni di maggior volatilità e potenziali deflussi. In questo contesto, le strategie relative value (come mantenere una posizione lunga su una società rispetto a una corta su un’altra), diventeranno sempre più importanti nel creare valore aggiunto per gli investitori. 

Sul fronte delle obbligazioni a spread, il trend decrescente degli stock di titoli detenuti dai dealer riflette preoccupazioni crescenti sulla liquidità del mercato corporate, in particolar modo quando si verifica un rischio idiosincratico…
Sì, dato che il rischio idiosincratico potrebbe crescere in un contesto di tassi di default estremamente contenuti e crescita economica anemica, il premio al rischio liquidità potrebbe non essere sufficientemente prezzato negli spread dei bond. Ma questo è più vero negli investment grade che non nei corporate high yield.

L’aumento degli spread creditizi è arrivato in un momento in cui molte società del settore energetico hanno registrato un deterioramento molto accentuato delle loro prospettive. Come va letto tutto questo?
L‘energia è una componente importante del mercato dell’alto rendimento statunitense, pari a circa il 13% del valore nominale del mercato. Siamo passati da una situazione in cui praticamente nessuna obbligazione societaria del settore energetico statunitense veniva scambiata con una option-adjusted spread superiore ai 1.500 punti base a una in cui più del 15% delle emissioni societarie energetiche (valore nominale) viene scambiato con questo premio al rischio. Il baricentro per le obbligazioni high yield del settore energetico e non energetico si sia anch’esso spostato verso l’alto nel corso del tempo, riflettendo il repricing (al ribasso) registrato praticamente da quasi tutti i settori del mercato.

A livello settoriale su cosa è positivo?
Il comparto oil e energy ha un buon potenziale anche se può essere una storia di più lungo periodo. Siamo positivi poi sui titoli tecnologici e sul cosiddetto ‘service sector’ mentre siamo sottopesati su metalli e non abbiamo alcuna esposizione sui titoli legati all’estrazione del carbone. Segno più anche sulle tlc ma nel breve periodo.