La settimana in pillole

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Commento a cura di Alberto Biolzi, responsabile advisory di Cassa Lombarda.

 Nelle testimonianze semestrali del presidente della Fed Janet Yellen davanti al Congresso Americano (il 14 febbraio al Senato e il 15 alla Camera) si cercheranno indicazioni sulle prossime mosse della Fed, che tenterà una progressiva normalizzazione della politica monetaria, evitando, se possibile, effetti collaterali. Il mercato sta scontando attualmente tre rialzi nel corso del 2017. Attesa anche la pubblicazione dei verbali dell’ultima riunione della Bce da cui potrebbero emergere indicazioni sul “tapering” del QE. Il rischio politico legato sia alle elezioni in Olanda a marzo e soprattutto a quelle in Francia ad aprile/maggio, continuerà a guidare l’evoluzione degli spread governativi di Eurozona.

Guardando al calendario delle emissioni governative, l’offerta netta dovrebbe fornire qualche sollievo, con coupon e scadenze che supereranno nel corso delle prossime settimane le emissioni lorde di nuovi titoli. Il prossimo Eurogruppo si terrà lunedì 20 febbraio, ma alcune anticipazioni potrebbero essere diffuse già nei giorni precedenti. Il caso Grecia continuerà a esser al centro dell’attenzione dei policy makers, dopo le perplessità mostrate dal Fondo Monetario Internazionale sulla sostenibilità del debito.
 
L’azionario continua a mostrarsi abbastanza resiliente di fronte alle numerose incertezze dei prossimi mesi e la volatilità (indice VIX) resta particolarmente schiacciata. Sebbene negli Stati Uniti stia per volgere al termine, in Europa la stagione delle trimestrali continua a essere molto intensa con numerose comunicazioni (Nestlé, Deutsche Börse, Credit Suisse, Allianz, EDF, Michelin, Crédit Agricole e Danone). Il supporto dei dati macro e dei risultati aziendali sarà necessario per sostenere l’attuale livello degli indici azionari. Sul fronte macro, questa settimana saranno pubblicati i dati dei Pil del quarto trimestre di numerosi Paesi europei e di Eurozona
 
Mentre in Cina è attesa l’inflazione, negli Stati Uniti saranno oggetto di pubblicazione numerosi indicatori: la fiducia delle piccole e medie imprese, l’inflazione (CPI), i dati del settore immobiliare, la produzione industriale, le vendite al dettaglio e il leading index.