Mary Thomson e Claudia Collu (Anima SGR): La qualità è premiante

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Funds People

Ad ottobre sui mercati azionari abbiamo assistito ad una correzione guidata da ragioni tecniche (riposizionamento di molti fondi passivi) e all’aumento del premio per il rischio, anche in vista delle elezioni di metà mandato del 6 novembre, negli Stati Uniti. Questo ha spinto gli investitori a focalizzarsi sempre più su asset di qualità. Ne abbiamo discusso con Mary Thomson, senior portfolio manager azionario di Anima SGR, che con Claudia Collu, portfolio manager azionario, gestisce in delega il fondo Etica Bilanciato di Etica SGR, che presenta il doppio rating BC Funds People (Blockbuster-Consistente). La componente obbligazionaria del fondo è gestita con il contributo di Luca Terruzzi, portfolio manager obbligazionario di Anima. 

Il team di gestione commenta che “ad ottobre il sell-off ha interessato indistintamente società e settori diversi, a prescindere dai fondamentali che risultavano dalle ultime trimestrali. Per questo diviene sempre più importante, trasversalmente ai diversi settori, individuare società di qualità che presentino buoni bilanci e un basso livello di indebitamento. Infatti con la prospettiva di aumento dei tassi, le società maggiormente indebitate avranno meno possibilità di riallocare il capitale con una certa flessibilità (tra cui azioni di buyback, incremento dei dividendi, crescita del business…). Negli Stati Uniti, per esempio, in media le compagnie hanno un livello di indebitamento più elevato rispetto al periodo pre-crisi. A conferma dell’importanza dei criteri ESG, che da sempre guidano il nostro approccio gestionale nei confronti del fondo Etica Bilanciato, è la convergenza della gestione tradizionale verso questi principi etici: le società che scegliamo, infatti, devono presentare una governance efficace, sensibile alle problematiche ambientali e sociali e all’impatto sulla sostenibilità della crescita nel lungo periodo”.

Da un punto di vista settoriale, considerando le difficoltà di sostenibilità che sta affrontando il sistema sanitario mondiale e il problema dell’invecchiamento della popolazione, i gestori del fondo hanno deciso di puntare sul tema della sanità. “In particolare ci focalizziamo su quelle società che hanno cominciato a collaborare sia con le strutture sanitarie che con il governo per l’introduzione di modelli integrati per la riduzione dei costi o su quelle che producono dispositivi innovativi, utili sia al paziente che agli ospedali. Si tratta di aziende farmaceutiche, biotech e medtech, che hanno rivoluzionato il settore dell’healthcare. A ciò si aggiunge il rispetto dei criteri ESG; in alcuni casi infatti è il governo stesso che vincola le aziende a determinati standard di sostenibilità. Un’altra tematica che ci sta interessando particolarmente è quella legata al nuovo standard di rete 5G, che verrà implementato nel 2020, e che consente la connessione di diversi dispositivi contemporaneamente e favorirà altre questioni, come l’intelligenza artificiale e la domotica”, aggiunge il team.

Da un punto di vista geografico, invece, all’interno del portafoglio del fondo è sovrappesato il Giappone. “In primo luogo perché rappresenta l’unico Paese al mondo il cui governo ha imposto alle società vincoli per applicare le strategie ESG. Inoltre riteniamo che su questo mercato la view sia sempre più costruttiva per tre ragioni: maggiori garanzie di stabilità politica, dopo la riconferma di Shinzō Abe per altri tre anni alla guida del Paese; le valutazioni sono depresse e incorporano aspettative molto pessimistiche sull’evoluzione della disputa commerciale e della crescita globale; infine, il posizionamento di sottopeso degli investitori”, spiegano.

Obiettivi del fondo

Il fondo è sempre stato gestito in un’ottica di contenimento della volatilità e in questo senso i fattori ESG e la ricerca della qualità rappresentano una forma di controllo del rischio. “In un contesto di mercato caratterizzato dall’incremento della volatilità e rendimenti più contenuti, un fondo bilanciato consente di diversificare maggiormente e sicuramente garantisce un profilo di rischio minore rispetto ai fondi azionari puri. In ogni caso, al momento abbiamo deciso di sovrappesare le azioni di qualità, per la parte obbligazionaria prediligiamo bond a short duration e abbiamo lasciato tanto cash in portafoglio per cogliere eventuali opportunità”, conclude il team.