La politica monetaria sta finendo le sue munizioni

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Vince Fleming, Unsplash

PIMCO, il più grande asset manager obbligazionario a livello mondiale, ha recentemente chiarito la sua posizione rispetto alla situazione dell'economia europea e all'impatto che la politica accomodante della BCE potrebbe avere sul suo sviluppo. Nello specifico, è stato Nicola Mai, gestore e analista del credito sovrano della società, ad avvertire che "le munizioni nell'arsenale della BCE stanno iniziando a scarseggiare" e che quello dell’Eurozona è un futuro particolarmente complicato viste le grandi forze disruptive che l'area si ritrova ad affrontare (demografia, populismo, Cina, tecnologia e valutazioni patrimoniali).

Concorda il collega Andrew Bosomworth, portfolio manager di PIMCO, che dubita che la politica monetaria della BCE, per quanto accomodante, possa avere un impatto positivo sulla zona euro o, almeno, scongiurare ogni pericolo di recessione. "La politica monetaria è satura e sta perdendo la sua efficacia", sostiene l’esperto mentre cerca di anticipare quelle che, a suo giudizio, saranno le mosse della BCE nella prossima riunione di giovedì 12 settembre.

In particolare, prevede un taglio del tasso di interesse sui depositi di 10 punti fino a -0,50% e che la BCE procederà all’acquisto di titoli e asset per un importo di 30 miliardi di euro al mese per un periodo compreso tra i sei e i nove mesi. Inoltre, l’esperto crede che l'istituzione presieduta da Mario Draghi deluderà il mercato agendo più lentamente del previsto “in attesa di prove evidenti circa gli effetti collaterali dei tassi di interesse negativi sui depositi, l’efficacia del tiering, la capacità fiscale e la volontà di azione dei governi nonché gli eventi geopolitici e macroeconomici”. Bossomworth aggiunge, poi, che "nuovi tagli al di sotto dello 0% potrebbero compromettere la stabilità del sistema finanziario".

PIMCO, tuttavia, non è l'unico asset manager a dirsi scettico sugli effetti che le prossime misure della BCE avranno su un mercato che continua a fare affidamento sulla politica monetaria per decidere il suo corso. Da AXA IM prevedono che la Banca centrale annuncerà un "pacchetto modesto di stimoli che probabilmente deluderà il mercato". Per Yves Bonzon, CIO di Julius Baer, “l'efficacia di un crescente stimolo monetario è sempre più messa in discussione" mentre le misure di stimolo fiscale potrebbero costituire "un passo vero la giusta direzione".