La nuova gamma dei PIR di Eurizon Capital

Luca Gambetti, Flickr, Creative Commons
Luca Gambetti, Flickr, Creative Commons

Come avevamo anticipato qualche giorno fa, nella giornata di ieri, Eurizon Capital ha presentato la nuova gamma di prodotti PIR “Eurizon Progetto Italia 20, 40 e 70”. L’ha fatto attraverso un incontro dove sono intervenuti l’amministratore delegato Tommaso Corcos, insieme a Gregorio De Felice, Chief Economist di Intesa Sanpaolo, Alberto Baban, presidente Piccola Industria e vicepresidente Confindustria e Stefano Barrese, responsabile divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo.

Gregorio De Felice apre l’incontro dando qualche dato sulla crescita italiana, illustrando come questa sia lenta e indietro rispetto a quella dei principali Paesi europei, dove, guardando al triennio 2013-2016, l’Italia ha una crescita cumulata del 3%, che è in miglioramento rispetto al passato, ma che non soddisfa la comparazione con la dinamica dei maggiori Paesi europei. Un trend di crescita quindi “non particolarmente brillante”. In particolare, De Felice aggiunge che “l’investimento diretto delle famiglie italiane in azioni di imprese quotate è pari ad appena 51 miliardi di euro, l’1,3% delle attività finanziarie delle famiglie italiane. Un’ampia parte del risparmio va ai fondi comuni (l’11,9%), ma possiamo anche dire che l’atteggiamento all’investimento delle famiglie italiane tende tutt’ora ad essere abbastanza conservativo. Facendo qualche stima grossolana, se ci aggiungiamo uno 0,6% della parte di azioni legata ai fondi comuni di investimento, possiamo dire che al massimo il 2% del risparmio delle famiglie, è investito in azioni italiane. Noi guardiamo sempre al dato aggregato di crescita. Il risparmio c’è, e secondo noi è poco investito, in una realtà che è la seconda in Europa. Serve quindi un incentivo, che possa dare un contributo dal punto di vista macroeconomico, ma che possa anche migliorare la competitività delle nostre imprese”.

La SGR del Gruppo Intesa Sanpaolo punta a coprire le diverse esigenze degli investitori, creando 3 fondi comuni, differenziati per profilo di rischio: conservativo, moderato e dinamico, con un peso azionario crescente, al 20%, 40% e 70%, rispettivamente. Oltre a essere un veicolo a supporto della crescita delle imprese italiane, il sistema “Eurizon Progetto Italia” rappresenta anche un’interessante opportunità di investimento per le famiglie, un prodotto quindi che si inserisce nella ricca offerta di Intesa Sanpaolo, accanto alle molteplici soluzioni già sviluppate in risposta ai bisogni della clientela. La nuova gamma permette ai risparmiatori di beneficiare dell’esenzione fiscale prevista dalla normativa, per gli investimenti fino a 30 mila euro l’anno, per un massimo di 150 mila euro in 5 anni, rispettando i requisiti dell’investimento al 70% su emittenti italiani, con focus anche sulle PMI. Contemporaneamente, massimizza la diversificazione, utilizzando al meglio i margini concessi dalla quota libera, pari al 30%, con possibile accesso anche a diverse asset class geografiche e valutarie.

“Ritengo che i PIR siano uno strumento straordinario, capace di coniugare benefici per i risparmiatori e per il sistema Italia nel suo complesso, canalizzando in modo stabile e duraturo risorse verso le imprese”, ha dichiarato Tommaso Corcos, amministratore delegato di Eurizon Capital, “in particolare quelle di piccole e medie dimensioni. La nuova gamma si avvale della gestione professionale di team specializzati e competenti che vantano una profonda conoscenza del mercato domestico, sviluppata grazie a un’esperienza ventennale nella gestione di prodotti dedicati agli emittenti italiani. I portafogli utilizzano una strategia di gestione attiva e diversificata sulle componenti azionarie e obbligazionarie, con un costante e continuo monitoraggio del rischio di portafoglio.”

“È arrivato il momento di trovare delle soluzioni. Stimolare il risparmio e veicolarlo attraverso le nostre imprese, costruendogli una convenienza, è probabilmente anche quello che ci consente di essere più veloci. L’iniziativa dei PIR è da valutare positivamente, ma dobbiamo anche trovare la modalità di capire dove andiamo investire questi soldi, e come andiamo ad investirli”, commenta Alberto Baban, presidente Piccola Industria e vicepresidente Confindustria. “I piani di risparmio a lungo termine rappresentano una novità positiva e attesa per il mondo delle imprese. Con la loro introduzione si punta a canalizzare il risparmio delle famiglie verso il sistema produttivo italiano, con particolare riguardo alle piccole e medie imprese, e a favorire lo sviluppo di canali di finanziamento alternativi rispetto al credito bancario. In questo senso accogliamo con favore l’iniziativa di Eurizon, che conferma l’attenzione del Gruppo Intesa Sanpaolo al sistema produttivo italiano. L’auspicio di Confindustria è che le risorse mobilitate grazie ai piani arrivino effettivamente alle PMI impegnate in processi di crescita, innovazione e internazionalizzazione e il cui sviluppo è determinate per trainare la ripresa del Paese”, ha sottolineato Baban. E conclude, “Perché continuare a non credere nel nostro sistema, quando invece abbiamo mostrato che i nostri top performer sono addirittura superiori alla media europea, piuttosto che a quella internazionale?”.

Infine Stefano Barrese, responsabile divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo, parla del prodotto PIR come “bridge tra i risparmiatori privati e le imprese, ovvero una forma di investimento per i privati, ma che va a veicolare in aziende. Un prodotto che consente ai risparmiatori un vantaggio fiscale, e che si appoggia sulla capacità della nostra società di gestione del risparmio di saper diversificare gli investimenti”.