La mappa delle SGR in Italia

italia fiat 500
foto: Moyan Brenn, Creative Commons, Flickr

Basta aprire un qualsiasi giornale o ascoltare un qualsiasi notiziario per comprendere come il settore finanziario sia l’argomento più in voga. Tra crisi bancarie, dinamiche speculative internazionali, tensioni politiche e strumentalizzazioni di ogni genere, non si parla d’altro, ad ogni livello. Il 2016 è stato di certo l’anno dell’uscita del Regno Unito dall’Europa, l’anno della crisi bancaria europea – e italiana ancora irrisolta -, l’anno dei tassi a zero e di un quantitave easing probabilmente agli sgoccioli, che non è riuscito a rilanciare l’economia come ci si aspettava.

Ma il 2016 sarà anche l’anno del cambio di governo negli Stati Uniti e di un ormai sempre più probabile rialzo dei tassi d’interesse da parte della Federal Reserve. In questo clima gli attori attivi, hanno anche saputo innovare, sviluppare progetti e prodotti, oltre ad introdurre sempre più sofisticate strategie alternative, per riuscire a fornire performance, seppur piccole. In primis le SGR italiane. Nonostante una flessione delle performance dell’industria dei fondi d’investimento in Italia, le SGR hanno cercato di consolidarsi, di specializzarsi, di fare tendenza. Ma quante sono le società di gestione in Italia? Qual è il panorama recente dell’industria del risparmio?

Un accurato report curato da Legalcommunity e lo studio legale Morpurgo e Associati fornisce alcuni dati interessanti proprio sul mondo delle società di gestione. Basandosi sulle cifre fornite da Assogestioni (al primo semestre 2016) la studio ci parla di una presenza attuale sul territorio italiano di 350 SGR e di oltre 21.000 promotori distribuiti su tutto il territorio. Rispetto al 2011, quando di SGR se ne contavano 300, si registra quindi un incremento del 16,7%. Di queste 350 società, 150 (il 42,9%) sono italiane mentre 200 (il 57,1%) sono straniere. La tendenza degli ultimi anni registra infatti un aumento della presenza delle società internazionali nel Belpaese. L’ultimo arrivo, ad esempio, poco prima dell’estate è stato quello di Jupiter AM, con una gamma di soluzioni d’investimento multi asset, azionarie, a reddito fisso e absolute return, per un totale di 16 fondi autorizzati in Italia. 

Per quanto riguarda invece la concentrazione di queste 350 società, il report racconta di un Nord che batte il Sud. L’83% delle SGR infatti risiede nell’Italia settentrionale, e soprattutto a Milano. Il 15% è presente invece nel centro del Paese. Mentre solo il 2% delle società di gestione ha sede nelle regioni del Sud Italia.

Le società di gestione presenti in Italia sembrano poi essere sempre più aperte ad un’espansione internazionale: il 40% di queste guarda all’Europa mentre il 30% ha collegamenti in prima battuta con i mercati statunitensi. Il 15% invece punta all’Asia, mentre il 10% al Sud America. Infine un 5% delle società di gestione si orienta verso l’Australia.  Infine un dato interessante sulla durata dei fondi d’investimento: il 60% dei prodotti sono a lungo termine, cioè hanno almeno una durata di 5 anni, mentre il 40% sono fondi a breve termine, cioè hanno durata fino a 5 anni.