L’obbligazionario francese evidenzia il rischio Le Pen

European Parliament, Flickr, Creative Commons
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Il mercato obbligazionario francese può diffidare da una vittoria di Marine Le Pen, ma è comunque ben lontano dall’essere pienamente prezzato. Il rendimento dei titoli francesi a 10 anni è quasi raddoppiato nel 2017, in mezzo a preoccupazioni di un altro eventuale shock politico che il candidato anti-euro potrebbe scaturire. La sottoperformance, realmente iniziata dopo l’elezione di Donald Trump, si è incrementata in seguito alle rivelazioni circa il falso impiego della moglie del repubblicano François Fillon. Eppure, anche se i mercati scontano un premio politico più ampio, gli investitori obbligazionari francesi mostrano alcuni segni di panico.

A quota 1,09%, i rendimenti dei titoli francesi a 10 anni, rimangono bassi rispetto agli standard storici, e, mentre il differenziale di rendimento con la Germania è vicino al livello più alto dal 2014, si tratta di poco più di un terzo del picco raggiunto durante la crisi del debito. I cali sono stati accentuati da una più ampia caduta dei titoli europei a reddito fisso, e da un inizio anno impegnato dall’emissione di obbligazioni francesi. Con i rendimenti dei titoli di tutta Europa ancora relativamente vicini ai minimi storici, grazie alla compravendita della Banca Centrale Europea, i bruschi movimenti, come quelli visti quest’anno nei titoli francesi, spiccano maggiormente.

Il sistema elettorale francese potrebbe inoltre venire incontro agli investitori, il che significa che le possibilità di una vittoria di Le Pen, e quindi di un’eventuale ridenominazione che dovrebbe condurre la Francia fuori dall’Europa, sono tutt’ora relativamente basse.

La differenza di rendimento tra i titoli francesi a 10 anni e i loro equivalenti tedeschi è di circa 64 basis points, e il divario con quelli spagnoli è il minore dal 2010. Tuttavia, altre misure mostrano meno segni di stress. Il rendimento è ancora di soli nove basis points sopra la sua controparte belga, ben all’interno del range negli ultimi dodici mesi, mentre nello stesso periodo lo spread in Italia è maggiore rispetto alla media europea. L’allargamento del differenziale di rendimento francese, è guidato dalla preoccupazione per ciò che potrebbe accadere questa primavera attorno alle elezioni nazionali.

I sondaggi mostrano che la controversia circa la candidatura di Fillon, che quest’anno ha accelerato i declini, potrebbe anche ridurre le probabilità di una vittoria da parte di Le Pen. Il candidato indipendente Emmanuel Macron inoltre, avrebbe anche assicurato maggiore supporto contro il suo rivale euro-scettico, piuttosto che contro Fillon, nel caso di un eventuale ballottaggio finale.