Salvatore Catalano (VanEck): “L’Italia è un mercato con un enorme potenziale”

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A distanza di poco meno di un anno e mezzo da quando VanEck è sbarcata a Piazza Affari, la società ha già raggiunto traguardi importanti con l’obiettivo di aumentare la sua presenza nel Belpaese. Nel novembre del 2017, l’asset manager americano, che gestisce 47 miliardi di dollari a livello globale (di cui l’80% in prodotti di gestione passiva e 20% in gestione attiva), ha nominato Salvatore Catalano come responsabile del business development del mercato italiano, a dimostrazione del suo impegno sul territorio. “Il nostro obiettivo per tutto il 2018 è stato rafforzare la forza del brand in Italia”, afferma Catalano. “Abbiamo lavorato duramente, affinché la maggior parte degli investitori istituzionali conoscesse la nostra filosofia d’investimento e i nostri prodotti. Ci siamo resi conto che il mercato italiano è molto curioso e aperto a nuovi player e innovative soluzioni d’investimento”. A seguito dell’introduzione di MiFID II, il tema del costo diventerà una variabile molto sensibile nella scelta del prodotto. “Secondo noi, questo avrà un impatto molto positivo sul mercato delle soluzioni passive”. Per questo motivo VanEck ha deciso di partecipare a Consultique nell’ottobre scorso e ha già annunciato che sarà presente anche al Salone del Risparmio 2019, il più importante evento del risparmio gestito in Italia. 

“Ritengo che il mercato italiano sia un mercato ancora giovane e offra delle potenzialità incredibili, proprio per l’enorme massa di risparmio abbandonata nei conti correnti e logorata giornalmente dall’inflazione”, spiega Catalano. “Siamo consapevoli che sarà molto difficile far conoscere i nostri prodotti sul territorio in modo capillare, ma abbiamo deciso di entrare nel mercato italiano con molta pazienza, step by step, con un obiettivo d’investimento di medio-lungo periodo. La nostra idea è quella di sviluppare delle relazioni durature e creare uno stretto legame con le reti distributive, offrendo un servizio d’informazione e supporto d’eccellenza”.

Soluzioni d’investimento

La società americana, come precedentemente anticipato, copre tutte le soluzioni d’investimento, da quelle attive a quelle passive. VanEck, però, ha diverse expertise tra cui le commodities, in particolare l’oro e i mercati emergenti (sia lato azionario sia fixed income). La società vanta un’esperienza di oltre 50 anni in commodities con un focus particolare nel settore aurifero, dove ad oggi gestisce oltre 14 miliardi di dollari, dei quali 13 miliardi nella gestione passiva e un miliardo in quella attiva.

Per il mercato italiano VanEck, grazie all’acquisizione della boutique olandese Think ETF, sta puntando su due prodotti innovativi: il primo, il Think Global Equity UCITS ETF, un prodotto globale, equiponderato con una diversificazione su 250 titoli con un peso individuale dello 0,4%. Il prodotto ha un TER decrescente, attualmente a 17 punti base. L’ETF attualmente ha circa 800 milioni di euro di asset under management. Il secondo, il Think Sustainable World UCITS ETF, lanciato cinque anni fa, copre l’universo sostenibile a un costo di soli 30 basis point. Il prodotto ha già raccolto 270 milioni di euro di masse. “Siamo orgogliosi di offrire questa tipologia di prodotto Think agli investitori italiani. Siamo convinti che diventi un criterio indispensabile e che non resterà una semplice moda del momento”, conclude Catalano.