L'importanza della flessibilità globale nei portafogli azionari

Foto ceduta
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La globalizzazione e l’aumento del commercio stanno avendo un impatto significativo sulle opportunità d’investimento. “Molte società con sede in Europa, in Giappone e negli Stati Uniti non generano più necessariamente la maggior parte dei ricavi nel proprio Paese d’origine, come avveniva in passato. Questo cambiamento nel panorama delle opportunità di investimento porta a rivalutare le modalità di costruzione dei portafogli d’investimento, ossia se debbano basarsi su precise linee regionali o sulla sede della società”, afferma Richard Carlyle, investment director di Capital Group.

In un contesto di mercato mutevole e caratterizzato da incertezza politica e economica, risulta fondamentale costruire un portafoglio diversificato tra asset class, settori e aree geografiche. “Gli investimenti internazionali sono sempre stati visti come una fonte di diversificazione e mitigazione del rischio per gli investitori statunitensi. Tuttavia, negli ultimi 20 anni le correlazioni tra azioni statunitensi e non statunitensi sono diventate meno differenziate”, afferma l’esperto.

In particolare, tra il 1970 e il 1996, la correlazione mensile tra l’indice S&P 500 e l’indice MSCI EAFE (delle azioni non statunitensi) non è andata oltre lo 0,48. Successivamente, i mercati azionari globali sono diventati sempre più interconnessi e le correlazioni fra i due sono quasi raddoppiate a 0,84 negli ultimi 20 anniNegli ultimi anni la natura delle correlazioni tra le differenti asset class è cambiata, rendendo quindi fondamentale adottare un approccio dinamico e flessibile alla selezione dei titoli e analizzare l’evoluzione delle correlazioni tra aree geografiche e asset class. “Questo cambiamento della dinamica delle correlazioni azionarie globali ha implicazioni importanti per gli investitori. Storicamente, gli investitori potevano ridurre il rischio dei portafogli semplicemente adottando una strategia di diversificazione tra i vari mercati globali. Con l’aumento delle correlazioni, la riduzione automatica del rischio derivante dall’inclusione in portafoglio delle azioni internazionali ha subito una drastica diminuzione”, dice Carlyle.

Negli ultimi 20 anni, i portafogli esposti ai mercati azionari internazionali hanno mostrato livelli di volatilità simili e spesso più elevati. Infatti, aggiunge l’esperto, nel momento in cui i benefici della riduzione del rischio e della diversificazione si fanno meno pronunciati, investire nelle azioni globali può essere visto come un mezzo per aprirsi a una gamma più estesa di opportunità, prestando più attenzione sulle singole società. “Le azioni internazionali possono quindi favorire un ampliamento delle opportunità di investimento a disposizione di quegli investitori in grado di selezionare i titoli migliori, rappresentando al contempo una scommessa rispetto alle decisioni di investimento basate esclusivamente su precise linee geografiche".

Tuttavia, le correlazioni sono cresciute progressivamente dal 2012 al 2015, per poi diminuire negli ultimi 2 anni. Per quanto riguarda la correlazione tra le principali aree geografiche, negli ultimi cinque anni le correlazioni tra l'indice MSCI USA e i principali indici azionari europei sono crollate, avvicinandosi allo zero o diventando negative.

Nella gamma prodotti di Capital Group troviamo tre fondi azionari che si sono aggiudicati il marchio Funds People, il Capital Group New Perspective, il Capital Group New World e il Capital Group AMCAP. Il Capital Group New Perspective, che vanta il rating A (Preferiti dagli Analisti) Funds People, ha chiuso il 2017 con una performance del 12,3%. Il comparto investe in azioni internazionali che pagano dividendi nel futuro e offrono anche un elevato potenziale di crescita. Il fondo investe prevalentemente in società globali statunitensi e, anche se in misura minore, in Europa, Giappone e Asia. A livello settoriale, gli investimenti sono concentrati prevalentemente nel settore tecnologico, dei beni di consumo ciclici e finanziario.

Il Capital Group New World, che si è aggiudicato il rating Consistente Funds People, lo scorso anno ha realizzato un rendimento del 15,3%. Il fondo investe in azioni di società con un’esposizione significativa verso economie e/o mercati emergenti, prevalentemente Asia emergente e America Latina e centrale. Il fondo può anche investire in titoli azionari di qualsiasi società qualora il team di gestione stabilisca che una parte significativa delle attività o dei ricavi della stessa possano derivare dai Paesi emergenti. Il fondo può investire anche in obbligazioni di emittenti con un'esposizione verso la regione emergente e anche in obbligazioni non convertibili, compresi bond con rating Ba1 o inferiore e BB+ o inferiore oppure privi di rating ma valutati con qualità creditizia equivalente.

Il Capital Group AMCAP (+6,6% nel 2017), che vanta del rating Consistente Funds People, mira a conseguire una crescita del capitale a lungo termine investendo principalmente in azioni domiciliate negli Stati Uniti e caratterizzate da una solida crescita a lungo termine. Il comparto può anche investire fino al 10% del patrimonio in azioni ed altri titoli di emittenti domiciliati fuori dagli Stati Uniti.