L’evoluzione del multi-asset flessibile secondo Hedge Invest

Gianantonio Pagani, Gestore del fondo HI Smart Portfolio
Gianantonio Pagani, Gestore del fondo HI Smart Portfolio

Il contesto di investimento cambia e con esso le soluzioni per navigare una fase avanzata del ciclo che mostra caratteristiche di novità rispetto al passato. Prima fra tutte la pervasività delle misure di politica monetaria, unita all’estrema reattività dei mercati in presenza di segnali circa un loro cambiamento.

Dinamica che è stato possibile osservare in modo chiaro alla fine del 2018 e che ha rappresentato il probante contesto in cui il fondo Hedge Invest Smart Portfolio ha fatto il proprio ingresso sul mercato con una proposizione innovativa. Obiettivo è, infatti, rendere disponibile agli investitori uno strumento in grado di sostituire, in termini di volatilità e performance, un fondo multi-asset flessibile attraverso la combinazione di una componente azionaria Smart-beta, sviluppata in collaborazione con iShares BlackRock, ed una volta a ricercare alpha in modo decorrelato, costituita da un basket di fondi alternativi Hedge Invest.

“Nei mesi di novembre e dicembre 2018”, fa notare Gianantonio Pagani, gestore del fondo HI Smart Portfolio, “siamo riusciti a contenere le perdite, con una flessione pari a un terzo rispetto a quella del mercato azionario. Nei primi tre mesi del 2019 il fondo ha sostanzialmente recuperato le perdite dello scorso anno, grazie ad una performance positiva ad oggi di circa il 2,5% da inizio anno”. “La componente azionaria e Smart-beta”, prosegue, “mantiene per il 2019 un posizionamento più difensivo con focus sui fattori minimum volatility e quality”.

Tale componente, che utilizza cinque ETF Smart-beta sull’MSCI World, ha un peso variabile tra il 30% e il 50%, ribilanciato mensilmente e nasce da una combinazione di elementi qualitativi e quantitativi. “La ricerca IShares BlackRock produce ogni mese indicazioni sugli andamenti dei fattori Smart-beta e il nostro team di analisi”, spiega Pagani, “rielabora questi segnali producendo una valutazione univoca su ognuno dei fattori che va da forte sovrappeso a forte sottopeso. A partire da logiche di natura macroeconomica, fondamentale e tecnica creiamo una previsione sulla performance attesa a un mese rispetto all’equipesato. Il segnale unico che ne scaturisce costituisce l’input per un ottimizzatore proprietario che traduce in azioni concrete sul portafoglio questi segnali, con vincoli che permettono di evitare correlazione tra la componente beta del portafoglio e la componente alpha”.

Quest’ultima è costituta da una combinazione di fondi single manager Hedge Invest presenti nella umbrella company irlandese della società. L’allocazione è in questo caso puramente discrezionale e finalizzata alla ricerca di alpha, in ottica di correlazione nulla con ogni tipologia di mercato. “Una terza e ultima componente”, sottolinea inoltre Pagani, “è quella di hedging overlay, che mira a ridurre tatticamente i rischi provenienti dalla parte azionaria Smart-beta. Questa ha un peso che varia tra lo 0 e il 30% e contiene strumenti correlati negativamente con i mercati azionari, come ad esempio oro e opzioni put sui principali indici azionari”.

“Dato l’attuale atteggiamento delle Banche Centrali, che si mantengono dovish all’interno delle principali economie”, conclude il gestore del fondo Hedge Invest Smart Portfolio, “continuare ad avere un’esposizione azionaria, seppur in modo difensivo, è importante, come dimostrato dall’inizio del 2019. Combinare tale esposizione ad una ricerca di alpha decorrelata, tipica degli investimenti alternativi, rappresenta a nostro avviso un’ottima soluzione di investimento per il proseguimento dell’anno”.